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VOCAZIONE Mons. Giacomo Cirulli, “il mondo ha bisogno di noi, perché il mondo ha bisogno di Gesù”

Alla vigilia della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni il vescovo Mons. Cirulli sul tema della chiamata, "che è per tutti, ognuno secondo i carismi che Dio gli ha dato e nel luogo dove lo ha mandato", ma con l'impegno a lasciarsi coinvolgere dal suo progetto

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La Vocazione non è soltanto un’esperienza personale ma necessariamente un momento di condivisione, di unità. Lo ricorda il tema scelto per la Giornata Mondiale di Preghiera per le vocazioni che a sua volta richiama l’esortazione di Papa Francesco Gaudete et Exultate “la santificazione è un cammino comunitario da fare a due a due”.

Lo ha ricordato con insistenza, con premura, consegnandolo con carezza di padre anche il nostro vescovo Mons. Giacomo Cirulli nella veglia vocazionale di ieri sera dalla Cappella del Seminario di Teano, organizzata dal Servizio diocesano per la Pastorale Vocazionale; momento vissuto anche nell’attesa dell’ordinazione diaconale del seminarista Pietro Robbio che il vescovo farà questa sera (19.00, Cattedrale Teano).

Ha ripreso le parole di Gesù nel Vangelo di Giovanni (Gv 17,18-25), l’amore per i suoi e il compito affidato ad essi di andare nel mondo…per portare quello stesso amore.
Mons. Cirulli ha ricordato la dimensione di gioia che aziona il meccanismo di questa missione, affidata dal Padre al Figlio e poi dal Figlio agli uomini… “perché non c’è chiamata senza missione” e non c’è esperienza nella Chiesa che non sia a due a due e che non sia “dentro il mistero della Santissima Trinità pienamente e completamente coinvolti”

Dove? Come? Con quali azioni e strumenti?
La risposta del Vescovo attinge alla vita, ai segni piccoli e grandi che rivelano l’impegno e la responsabilità a cui tutti, “ognuno per i suoi carismi, è chiamato”, senza distinzione tra i battezzati.

“Attraverso i piccoli gesti della vita, del quotidiano di Gesù, passa l’amore eterno di Dio, la comunione di vita nell’amore di Dio; e noi siamo chiamati a testimoniare ed annunciare questo amore. Questa è la chiamata, un compito meraviglioso”.
Non da spettatori ma da protagonisti, l’appello di Mons. Cirulli a chi ha pregato con lui e a quanti si sono uniti spiritualmente in diretta, perché “l’essere qui è già essere coinvolti…ed è bellissimo, è pienezza di vita già qui, e al mondo dobbiamo dirlo”.

E poi le parole si fanno memoria ed eredità affidata alla sua comunità come più volte avviene nello stile comunicativo del Pastore, rivelatore di un’esperienza e poi di una missione accolta….
“Il dono più grande della mia vita è stato quello di essermi accolto e coinvolto da questo amore e poi mandato ad annunciarlo e a  viverlo. Dove? Quando? In questa maniera, da Vescovo, per sua decisione…”.

L’unità della Chiesa è nel condividere l’unico progetto, ma “con i carismi che Dio gli ha messo dentro e al posto che Dio gli ha affidato, ma tutti con la stessa responsabilità…”.

La missione di annuncio e testimonianza è per tutti, ma con passione “Il mondo ha bisogno della nostra passione e della nostra gioia! Glielo dobbiamo”.
Poi riconducendo tutto all’origine ha concluso: Il mondo ha bisogno di noi, perché il mondo ha bisogno di Gesù”.

Per approfondire i temi della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, sui contenuti scelti dall’Ufficio nazionale per quest’anno, il Servizio diocesano per la Pastorale Vocazionale di Alife-Caiazzo ha coinvolto religiosi e laici in una serie di testimonianze. 
Parole, esperienza e musica sono un tutt’uno, rivelatrici di uno stesso messaggio.
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