Home Chiesa e Diocesi Francesco di Sales, un santo “porta a porta”, mite e coraggioso comunicatore

Francesco di Sales, un santo “porta a porta”, mite e coraggioso comunicatore

Su Clarus la seconda pubblicazione dedicata a San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Lunedì 24 gennaio, in occasione della memoria liturgia, la Messa nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Piedimonte Matese

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Il nostro secondo appuntamento con la spiritualità di San Francesco di Sales, patorno dei giornalisti, che la Chiesa ricorda il 24 gennaio.
Lunedì alle 18.00 presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, in occasione della Messa vespertina sarà esposta una reliquia del Santo custodita in un antico busto reliquiario ligneo.

 Carisma e carità pastorale
Sabrina Cavazzana – Quando nel linguaggio di san Francesco di Sales si parla di zelo, oggi potremmo tradurlo con ‘amore ardente’ o ‘ardore amante’; insomma, passione per l’annuncio e la carità.
Lui stesso nel Trattato dell’amor di Dio scrive: “Il vero zelo ha degli ardori molto accesi, ma costanti, stabili e dolci, dinamici e pur sempre amabili e instancabili”.
La sua gioia era incomparabile quando vedeva l’opera di Dio nel cuore dei peccatori convertiti, le sue lacrime erano copiose davanti ai cuori chiusi all’azione della grazia.
San Francesco era un apostolo infaticabile: impegni, difficoltà, sofferenze, calunnie e vessazioni…tutto per la salvezza delle anime!

La figura di questo santo resterà legata per sempre alla missione che realizzò nella regione calvinista del Chablais, che a quel tempo contava circa 25.000 abitanti, ma in realtà solo alcune centinaia di loro erano cattolici. Il resto, volentieri o per forza, aveva dovuto convertirsi al protestantesimo.

Il busto-reliquiario di San Francesco di Sales conservato nella Basilica di Santa Maria Maggiore

Il Santo non si scoraggia, ma comincia una forma di apostolato che alcuni dei suoi biografi chiameranno “di contatto”. Da una parte stabilisce un dialogo con un piccolo e selezionato gruppo di persone influenti della regione; dall’altro, nelle sue visite ai piccoli villaggi, intraprende il contatto con la popolazione che ben presto è affascinata dal suo sorriso e dal suo tratto mite e deciso.
Dal pulpito inizia la sua predicazione semplice e schietta, ma vedendo che il numero degli ascoltatori non arrivava alla decina, inventa una nuova modalità per raggiungere tutti: per proporre la fede della Chiesa, scrive brevi articoli che, come dei volantini, pone in luoghi strategici o consegna porta a porta (magari infilandoli di nascosto sotto l’uscio). È per questo che san Francesco di Sales viene proclamato patrono dei giornalisti.

Con questo stratagemma ben presto aumenterà l’attività apostolica, si instaurerà un dialogo franco e rispettoso con i calvinisti e si potrà dibattere sulle principali verità della fede cattolica.
San Francesco lavorerà con calma e pazienza; Alessandro VII dirà di lui: “è impossibile descrivere con quanto ardore, perseveranza, allegria, ferma fiducia in Dio e inalterabile carità verso il prossimo abbia combattuto l’eresia e condotto la popolazione del Chablais alla vera fede.”

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“La santità è per tutti”, così insegna San Francesco di Sales. Lunedì 24 gennaio la festa a Piedimonte Matese

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