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“I nostri defunti, maestri di Vangelo”, il Vescovo Giacomo Cirulli nei Cimiteri diocesani

L'invito del Pastore di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo ad attendere con gioia l'incontro con i cari: "un giorno saremo tutti insieme; intanto da essi ascoltiamo l'invito che ci giunge ad essere operatori di pace e di carità"

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“I nostri cari defunti diventano maestri di Vangelo e ci annunciano come è possibile rimanere nella vita: il programma da seguire ce l’ha indicato Gesù, ed è nel Vangelo di oggi, in quell’ogni volta che l’avete fatto ad uno dei miei fratelli, l’avete fatto a me”. Sono le parole che il vescovo Mons. Giacomo Cirulli ha rivolto ii fedeli riuniti il 2 novembre nel cimitero di Alife per la commemorazione dei Defunti; prima della Celebrazione il Pastore ha guidato la Via Lucis che dalla Cattedrale ha raggiunto il camposanto.
Messe anche nei cimiteri di Alvignano, di Teano e di Caiazzo e benedizione delle tombe, pregando con i presenti.

Giornate quelle appena trascorse, di maggiore affollamento nei luoghi dove regna perennemente il silenzio, e i ricordi dei cari che hanno lasciato questa terra si alternano alle preghiere, ai perché, a sentimenti nostalgici, ma anche alla serena speranza di un ritorno insieme. “È la speranza dei credenti, di coloro che sanno di poter condividere insieme a coloro che ci precedono in Dio, un momento di festa, un banchetto… la gioia di stare insieme per l’eternità”, ha proseguito il Vescovo facendosi interprete dei sentimenti, naturalmente umani, che in questi giorni più di altri affollano i pensieri, riconducono ai momenti trascorsi insieme ai nostri cari…

“L’amore che abbiamo ricevuto e dato non si è perso perché è custodito nel cuore di Dio. Noi crediamo! Per questo celebriamo il mondo dei vivi, non il mondo di chi è sparito nel nulla”, così nelle parole del Pastore la premura di unire la dimensione terrena del nostro vivere a quella celeste, e  di accogliere paternamente il dolore di chi ha subito la perdita di un caro per trasformare ed educare questo tempo di separazione in un momento di attesa radicato nella fede, nella certezza che “non è finita!”.
Ed in nome di quella fede che ricongiunge noi e loro, Mons. Giacomo Cirulli ha voluto affidare la vita dei presenti che nella Celebrazione hanno accolto le sue parole, alla Madre di Gesù, Maria, “perché aumenti la nostra fede nella resurrezione dei morti”.

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