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Programmazione e visioni per il futuro: i sindaci del Matese chiedono un cambio di passo per l’Ospedale Civile “Ave Gratia Plena”

Presente all'Assemblea convocata presso la sede della Comunità Montana il neo direttore dell'Asl Caserta Dr. Saverio Misso: la promessa ad ascoltare le istanze del territorio ed impegnarsi per evitare la chiusura di Cardiologia

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Programmazione e visioni coraggiose per il futuro: i nuovi punti di forza che si vorrebbero per l’Ospedale Civile AGP di Piedimonte Matese dopo il rischio della chiusura dei reparti di Pediatria e Cardiologia, dopo quello già archiviato Urologia e il dimensionamento di altri servizi. Sono alcuni degli argomenti toccati giovedì sera nella riunione straordinaria dei sindaci della Comunità Montana del Matese convocati presso la sede dell’ente e che ha visto la partecipazione del neo direttore dell’Asl Caserta Saverio Misso, medico dirigente del Servizio Trasfusionale del P.O. di Aversa.

All’attenzione di Misso sono state portate le perplessità e le considerazioni dei sindaci sulle condizioni dell’Ospedale ma anche la lettura dei dati secondo i Sindacati (presenti Cisl e Fials) e Cittadinanza Attiva presenti in sala insieme ad una rappresentanza di cittadini e medici. Dal presidio sanitario alla medicina territoriale toccando alcuni nervi scoperti da tempo che chiamano in causa le responsabilità dei vertici dell’Asl Caserta e inevitabilmente la politica regionale: si tratta dell’assenza di programmazione per il nosocomio matesino, della mancata attenzione ai territori di montagna e alle esigenze della popolazione residente nei paesi più distanti da Piedimonte Matese, del mancato supporto al personale sanitario costretto a turni estenuanti e senza ricambi e soprattutto poche interlocuzioni che possano chiarire sul futuro. Il dubbio che avanza tra i politici locali e si fa spazio nell’opinione pubblica è il disegno di una progressiva riduzione dei servizi, fino alla sparizione di questi per una maggiore concentrazione dell’offerta sanitaria nei centri maggiori quali Marcianise, Aversa, Caserta…

L’assenza di medici in tutta Italia (nel prossimo quinquennio mancheranno circa 30.000 medici e 70.000 infermieri) si riflette ovunque, come pure le mancate risorse destinate alla Sanità offerte con il contagocce solo nel piano dell’annuale legge finanziaria e non sulla lunga durata; il procedere “alla giornata” della sanità pubblica affidata localmente alle Regioni indebolisce uno dei cardini della struttura sociale del Paese e le periferie sembrano quelle destinate a pagare per prime il pesante prezzo della deresponsabilizzazione politica.

“Non ci bastano le promesse” le parole del Presidente della Comunità Montana Fabio Civitillo, medico di professione, che nella serata ha presieduto l’assemblea dei sindaci: ci si aspetta concretezza dalla “gestione Misso” il quale pur nei primi giorni di dirigenza ha mostrato piena disponibilità all’ascolto (al suo attivo già alcuni confronti con i Direttori dei Distretti sanitari e i capi dipartimento), a studiare il caso dell’Ospedale di Piedimonte Matese, ad individuare possibili strategie risolutive e “attrattive per i medici che devono scegliere di coprire lunghe distanze per raggiungere Piedimonte”, quest’ultima la richiesta di Fabio Civitillo. Nel frattempo si impegna perché Cardiologia e Pediatria non chiudano. Nell’attesa, su proposta del sindaco di Piedimonte Matese Vittorio Civitillo, la scrittura di un documento (e non sarebbe il primo segnale che si muove dal territorio per volontà dei Primi cittadini) che porti ai vertici aziendali le richieste locali di cui i sindaci del Matese daranno mandato di portavoce al Dr. Antonio Orsi direttore del Distretto Sanitario n.15, già impegnato in politica. Puntare ad una precisa e attenta comunicazione perché l’Asl Caserta conosca le istanze locali, aspetto di cui il sindaco Civitillo ha denunciato l’assenza attribuendo alla gestione amministrativa dell’Ospedale matesino limiti programmatici ed organizzativi: la difficoltà posta all’attenzione dei presenti starebbe nel duplice ruolo dell’attuale Dirigente Sanitario, dr. Gianfausto Iarrobino diviso tra la responsabilità amministrativa (svolta senza alcuna remunerazione) e quella di direttore del reparto di Chirurgia, nonchè l’impegno di chirurgo due giorni a settimana a Marcianise. La richiesta di Civitillo è stata quella di un Dirigente stabile per l’Ospedale a cui spetti esclusivamente la responsabilità della programmazione e “che porti nuova vitalità”: parole che poggiano sull’amara consapevolezza che l’ultimo concorso per Dirigenti ha visto l’idoneità di un solo nome rispetto a tre sedi vacanti e Piedimonte non rientra tra le scelte del vincitore.  “Auspico un cambio di rotta immediato e una diversa interlocuzione territoriale”, ha poi aggiunto “Abbiamo bisogno di persone che spingano i medici a venire”. Una provocazione che racchiude il sogno di veder crescere l’Ospedale con medici che dall’interno ne facciano un laboratorio di novità, di sperimentazioni, di nuove proposte. Ad essa ha fatto eco l’intervento del medico Gabriele Scaravilli, chirurgo ortopedico presso il presidio AGP di Piedimonte in forze all’equipe del primario Dr. Bruno Di Maggio.

Dr. Gabriele Scaravilli

Il reparto di Ortopedia, un possibile modello che segni il cambio di rotta? “Ho aderito ad una visione”, la risposata di Scaravilli, la persona che della sua equipe compie meno chilometri degli altri colleghi di reparto (i suoi sono 50 nel percorso da e verso Caserta). “Quello che ci ha portati qui è stata l’attrattiva… Il primario mi ha chiesto di costruire con lui qualcosa facendomi innamorare del suo progetto (tra i primati del primario Di Maggio, il lavoro le cellule staminali, ndr) e di questo ospedale nonostante sapevo che vi fossero dei problemi; ma questi si superano con il dialogo e la forza di volontà”. Positivo e speranzoso il suo sguardo sul neo dirigente Misso, poi l’invito ai presenti “Non parliamo male dell’Ospedale”. Le sue parole, seppur in chiusura di serata, sembrano l’invito a voltare pagina e indirettamente l’appello ad una serenità necessaria a medici e infermieri dalle cui scelte quotidiane dipendono le sorti della salute di molti.

Riscrivere ruoli e responsabilità; ma anche il rispetto di essi. L’Ospedale di Piedimonte Matese deve rimanere luogo di tutela della salute dei cittadini, senza distinzioni di categorie e territori di “seria A” e di “serie B”.

1 COMMENTO

  1. Un reparto di eccellenza quello diretto dal Prof di maggio.sono un medico e sono stata operata nel novembre del 2022 al braccio destro per una frattura dell’omero .intervento perfettamente riuscito .oggi ho recuperato l’uso del braccio destro ed è solo grazie alla loro competenza e professionalità .questo ospedale non deve essere chiuso.non si può rinunciare a dei professionisti così validi e alle loro cure .

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