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Alife. Il Giubileo della Scuola è uno scambio di abbracci, quello della Chiesa e quello dei più piccoli alla Croce

In Cattedrale, lunedì 6 ottobre con alcune classi dell'Istituto Comprensivo di Alife; presto nuovi gruppi di alunni per la stessa esperienza

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L’abbraccio della Chiesa ai più piccoli, e il loro abbraccio alla croce; l’occasione per sperimentare che quella con Cristo è amicizia davvero; fondata sul dialogo e sullo reciproco che libera da qualche peso, dalla paura e dalle insicurezze taciute…

È stato questo il Giubileo della Scuola che la Parrocchia della Cattedrale ha donato ad alunni ed insegnanti di alcune classi dell’Istituto Comprensivo di Alife (Plesso di Alife Centro); ma presto nuovi appuntamenti anche per coloro che stamattina – per impegni scolastici o per motivi logistici – non sono stati presenti.

Come ogni pellegrinaggio alla Porta Santa, anche quello degli alunni alifani è stato un cammino verso una delle chiese giubilari della Diocesi di Alife-Caiazzo: sono partiti dall’edificio scolastico di Via Gramsci e presso Porta Napoli, uno degli antichi accessi alla città romana, hanno dato inizio al loro percorso di cambiamento. A guidare la riflessione, a camminare con loro, i sacerdoti don Emilio Salvatore e don Pasquale Rubino. A tappe, riflettendo sul senso del pellegrinaggio, sono stati lentamente accompagnati alla soglia della Cattedrale, il simbolo di quel passaggio dal vecchio al nuovo, del coraggioso passaggio dalla vita di prima a quella di dopo che ogni Giubileo propone ai credenti. Esperienza che si concretizza anche per i più giovani, protagonisti in base alla loro età, di vita familiare e scolastica, di scelte e rinunce ma anche di piccoli o grandi errori. Il cammino da porta Napoli alla Cattedrale, attraverso una serie di simbologie ed esperienze, ha voluto rappresentare la via scomoda da percorrere perché la meta ha i suo alto valore. “Ci mettiamo in cammino per mille motivi”, questa una delle riflessioni che li ha introdotti al breve pellegrinaggio, “per attraversare, raggiungere, a volte scappare, dimenticare. Qui, oggi, scegliamo di mettere in cammino perché nel cuore abbiamo sete di un incontro. Di un incontro che ci cambi la vita, un incontro che sia una buona notizia. Un incontro con un volto che ci ama. (…) Mettiamoci in cammino con questa sete, con i desideri più grandi che abbiamo nel cuore”.

 Le strade di Alife. crocevia di incontri e di storie 
Il percorso lungo l’asse principale cittadino è stato invito ad osservarsi intorno; la strada ha mostrato la vita quotidiana della città: i passanti, i lavoratori, i curiosi, le storie di paesi e religioni diverse nell’incontro con la realtà multietnica che qui cresce e prova ad integrarsi. Camminare, libertà, coraggio, soglia/porta e abbraccio le parole trasformate in riflessione e consegna: una sorta di nuovo bagaglio nel cammino della vita svuotato di qualche zavorra in più, così come ogni Giubileo chiede.

 Sulla soglia 
Davanti alla Cattedrale, prima di attraversarne la porta, un ultimo pensiero sul valore di quel simbolico passaggio, del coraggio a non temere di incontrare Dio e farsi toccare nel cuore, ciascuno portandogli ogni piccolo o grande desiderio. In tre hanno spalancato la porta, ripetendo il gesto solenne con cui Papa Francesco il 24 dicembre 2024 dava inizio al Giubileo della Speranza: sono stati un’insegnante, un alunno e un’insegnante che presto lascerà la scuola dopo decenni trascorsi a formare ed educare, simbolo di un presente, un passato e il futuro che camminano nell’unica direzione, la crescita di questa società e nel farlo scelgono come compagno di viaggio Cristo e il suo Vangelo.

In chiesa, dopo alcuni minuti di raccoglimento i ragazzi hanno vissuto l’incontro con la Croce, il simbolo di fede e di speranza che questo Giubileo ha voluto sottolineare in modo particolare. E loro con la spontaneità che si deve ai ragazzi e agli amici, l’hanno abbracciata, l’anno baciata, superando anche fisicamente e forse per la prima volta il muro che li tiene a distanza dall’esperienza del sacro, troppe volte visto e raccontato come precetto.

 Scuola e Chiesa, sinergia educativa 
Le ultime parole della mattinata affidate alla Dirigente scolastica Angela Faraone che ha raggiunto i giovani pellegrini in Cattedrale: “camminando insieme si impara”, sottolineando il valore della molteplicità di esperienze per gli alunni: “La Scuola non è solo tra le pareti di un edificio ma è camminare insieme nella vita”.  Da parte sua parole di ringraziamento ai docenti, in particolar modo a quelli di Religione. Poi l’annuncio che il Patto di Collaborazione tra l’Istituto comprensivo di Alife, le associazioni locali e la Parrocchia, si estenderà ad altri partener dei comuni limitrofi facenti parte della medesima istituzione scolastica: occasione per sugellare collaborazioni formative per alunni e docenti.

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