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Piana di Monteverna. Al forno Valentino arriva il “pane in attesa”

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Meno di un pacchetto di sigarette da 10 … per alimentare un sorriso

La Redazione – Se il diritto non può più essere diritto di tutti, allora interviene la solidarietà di tutti a fare da supplente. Con questa espressione ci piace sintetizzare il senso della lodevole iniziativa del Pane in attesa intrapresa dal forno ‘Valentino’ di Piana di Monteverna. La modalità è la stessa del conosciutissimo caffè sospeso della generosità nobiliare di Napoli: si va a comprare il pane per sé e magari si sceglie di lasciarne un chilo sospeso o in attesa, facendo sì che chi non può permetterselo lo riceve gratuitamente. Un’iniziativa necessaria per regolarizzare la solidarietà che tanti forni già fanno. Ma ecco l’occasione per farlo in maniera anonima e legale. L’idea è dell’infermiera Daniela Iannacone e si basa su una riflessione concreta: in tempi di grande crisi, il crollo dei consumi colpisce anche i beni di prima necessità tradizionali, in primis il pane, biblicamente inteso come frutto della terra e del lavoro dell’uomo. Ci sono persone che, non potendosi permettere di pagare il pane ricorrono alla formula del ‘pagherò’ ed altre che, ahimé, devono totalmente rinunciare a questo bene necessario. Secondo una ricerca pubblicata dal Sole 24 ore, in Campania nel 2013 i forni hanno registrato una flessione del 30%, simbolo di come la gente continua ad acquistare ma per arrivare a fine mese riduce al minimo il tutto.
pane forno valentino piana di monte vernaLa nostra riflessione vuole spingersi anche oltre il suo aspetto concreto e solo così si capisce che questo progetto, oltre ad avere come obiettivo quello di fare un’opera di carità veramente gratuita in quanto non si sa a chi andrà questo pane, può educare nei cittadini una concreta opposizione all’individualismo sfrenato, nemico di ogni comunità. Oggi il senso di comunità, di sostegno reciproco, di caricarsi il peso dell’altro è un qualcosa che va sempre più scemando. L’iniziativa del Pane in attesa non promette danaro a chi si trova nel bisogno ma, per mezzo di un piccolissimo gesto che tutti noi potremmo fare, permette di avere il pane a chi non ne ha. Oggi bisogna realmente ri-educarsi a questa mentalità. Bisogna entrere nell’ottica che compiere un gesto concreto in favore di un concittadino che ha bisogno, significa contribuisce ad accrescere il senso di comunità oltre che il benessere personale e collettivo.
Il senso di comunità è l’elemento che ha permesso alle piccole realtà come le nostre, in periodi più bui del momento presente, come il post- guerra, di andare avanti, di costruire insieme a partire dalle macerie. Ciascuno da solo si sarebbe inutilmente pianto addosso; insieme invece i nostri genitori o nonni hanno fatto risorgere un territorio. Ecco iniziative come il Pane sospeso, il Quaderno sospeso, il Caffè sospeso a cosa servono realmente: costruire il senso di comunità a partire da piccoli gesti di comunione. La possibilità di un’azione pro-sociale, ovvero di un’azione messa in atto a proprie spese tesa a relazzare o migliorare il benessere di un altro, dovrebbe riscaldare i cuori di quanti tra noi hanno ancora la possibilità di avere, ad esempio, il pane a tavola. Quanti soldi vengono sprecati per inutilità e … 1,80 € potrebbero portare il sollievo ad una famiglia che non ha il pane da dare ai propri figli. Non danaro, ma pane. Si pensi che un pacchetto di sigarette da 10 costa dai 2 € a salire! Complimenti al forno ‘Valentino’ che si unisce ai tanti forni della zona Vesuviana, di Messina, di Trapani e di Padova (dove l’iniziativa ha preso corpo da un gruppo di giovani studenti universitari) dove questa iniziativa va avanti da mesi. Un iniziativa che fa riflettere e ci sollecita a fare e farci del bene.

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3 COMMENTI

  1. Preciso e significo: Pane sospeso e non pane in attesa. Il pane attende? Comprendo iil tentativo di evitare il copia incolla. Citazione della fonte dribblata. Tipica pratica di chi f informazione in provincia di Caserta. Significo ancora: Non ho bisogno di vedere il mio nome e cognome! L’egocentrismo nulla c’azzecca . E’ solo questione di correttezza.

    • Gentile signor Giuseppe Sangiovanni, non rientra tra le nostre abitudini ignorare le fonti della notizia, così come può controllare in altri articoli. Anche questa volta, pur avendo saputo di questa storia dal web, abbiamo sentito direttamente i protagonisti della vicenda. Buon lavoro

  2. non capisc perkè il pane non può attendere ma invece può essere sospeso…ma ke dice il signore del commento sopra?? ma poi non e quello ke scriveva gli articoli sul gatto ke faceva il morto? hahah

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