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Clemente Rebora. L’Immacolata

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Ignare a quella sete che per noi
patì là in Croce Cristo benedetto
onde sgorga la Fonte da Maria
che quanti appaga infin l’imparadisa,
urlan le genti, dopo aver mangiato
terra per cibo: – bruciamo di sete!
e come pazze si scontran cercando
sorsi a ristoro, e le sorgive tutte
di loro stragi sfociano inquinate.
Tu l’unica sorgente, o Immacolata,
donde fluisce acqua di vita al Cielo
che per l’amore in vino e vino in sangue
a Cana è pregustata e sul Calvario
versata al mondo dal Cuore Divino!

Tutto il dolore del Calvario noi non possiamo comprenderlo.
Tu, Maria, hai sentito scolpirsi sulla carne quel dolore,
che è l’altra faccia dell’amore autentico.
In Te è la fonte della purezza, di quell’acqua che
si è trasformata da vino in sangue,
versato al mondo per la sua salvezza

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