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Da Sant’Angelo d’Alife a L’Aquila per la ‘Perdonanza’. In Abruzzo tutte le città gemellate

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Sono trascorsi 722 anni dalla prima Perdonanza. Storia, tradizione, cultura e fede si ritrovano nel nome di San Celestino V, il papa del gran rifiuto

La Redazione – Torna il 28 agosto l’appuntamento con la Perdonanza celestiniana, l’indulgenza plenaria perpetua che Celestino V, la sera stessa della sua incoronazione a pontefice, concesse a tutti i fedeli di Cristo. Era il 1294.
Un momento atteso per la città de L’Aquila e da un pò di tempo, motivo di festa anche per il piccolo comune di Sant’Angelo d’Alife gemellato con la città abruzzese in nome del Santo, i cui natali si farebbero risalire proprio al borgo di Rupecanina, sulla sommità del paese matesino.
All’evento parteciperanno il parroco di Sant’Angelo don Mario Rega e quello di Raviscanina don Armando Visone insieme ad una delegazione di cittadini accompagnati dall’intera amministrazione santangiolese del sindaco Vittorio Folco.
Il ricco programma di eventi che coinvolge L’Aquila già da alcune settimane, per la giornata del 28 agosto prevede un significativo momento riservato alle diverse città gemellate, tra cui la nostra Sant’Angelo: è stata denominata Festa dell’Accoglienza e si stratta di un consiglio comunale straordinario, alle 10.30. Il culmine della manifestazione sarà al pomeriggio, a partire dalle 18.00 con la messa sul sagrato della basilica di Santa Maria di Collemaggio e rito di apertura della Porta Santa, quella che annualmente i fedeli attraversano in questa occasione e che resta aperta fino al giorno seguente.
La comunità di Sant’Angelo d’Alife, a soli 2 mesi dalla proclamazione di San Celestino V quale patrono minore del paese, restituisce volentieri la visita alla città de L’Aquila, presente in quella occasione nel nostro territorio, rinnovando un legame non solo spirituale ma anche di solidarietà più volte manifestato a partire dal terremoto che colpì la città e i centri limitrofi nel 2009.

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