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Castel di Sasso. Festa di San Biagio, tra fede e tradizione: in chiesa la benedizione della gola

A Castel di Sasso, dove San Biagio è patrono, la messa presieduta dal vescovo Mons. Valentino Di Cerbo

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san biagio benedizione della golaLa festa di San Biagio è tra le più sentite nella tradizione popolare, forse retaggio di una ritualità che in passato – nel mondo pagano così come nella chiesa – ha trovato spazio nei bisogni della gente quando “credere è più facile vedendo o toccando”.

Tuttavia la storia del Santo – nella nostra diocesi di Alife-Caiazzo patrono a Castel di Sasso e titolare di una chiesa a Dragoni (a lui è intitolata anche la storica cappella della Parrocchia di Santa Maria Maggiore) – è tra quelle che lasciarono il segno nella chiesa dei primi secoli, a causa della testimonianza di fede e del martirio che egli subì.

Seppur con l’editto di Costantino era stata concessa la libertà di culto nell’Impero Romano (313), in Oriente le persecuzioni erano ancora praticate, anche soltanto come risposta alle asperità politiche tra i poteri delle due parti dell’Impero. La testimonianza di fede di Biagio, vescovo di Sebaste (Armenia), il rifiuto degli idoli, il riconoscere Cristo come unico Dio gli costarono la tortura e la decapitazione.

San BiagioLa tradizione oggi vuole nella sua festa la benedizione della gola mediante due candele incrociate. Rito che si lega al noto racconto della sua vita che lo vide miracolare un bambino che stava soffocando a causa di una lisca di pesce; da qui la devozione popolare che ne descrive il potere di liberare la gola da spine od ossi.

Le sue reliquie sono conservate a Maratea, in quanto la nave che trasportava il suo corpo verso Roma nel 732 si fermò a causa di una tempesta al largo della costa lucana; tuttavia piccoli frammenti di altre reliquie sono in numerose chiese d’italia.
Domani in tutte le parrocchie della Diocesi i fedeli, partecipando alla messa, potranno ricevere l’unzione della gola.

Noi vi segnaliamo in modo particolare le celebrazioni che si terranno a Castel di Sasso, dove San Biagio è patrono.
Alle 11.15 la messa sarà presieduta dal vescovo Mons. Valentino Di Cerbo; con lui concelebreranno il parroco don Agostino Secondino e don Vittorio Marra alla presenza non solo dei fedeli locali, ma delle comunità del Monte Maggiore.

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