Giovanna Corsale – La luce non esisterebbe senza il buio, così come la certezza non potrebbe affermarsi senza passare attraverso il dubbio. Il cristiano è colui che non si stanca di chiedersi: “Ho fatto esperienza concreta della Salvezza?”. È su questa domanda che poggia il messaggio che mons. Giacomo Cirulli ha lasciato in consegna ai fedeli presenti alla Via Lucis sabato 11 aprile, tre per ognuna delle parrocchie cittadine in rappresentanza degli ambiti di Liturgia, Catechesi e Carità, i frati, i Novizi in formazione e a quanti hanno seguito online l’evento organizzato dagli Uffici Liturgico e Comunicazioni Sociali della diocesi di Alife-Caiazzo (GUARDA IL VIDEO).

“Guardare le cose di questa terra così come le guarda Gesù, ma questo non significa dimettere questa vita” – prosegue il Pastore – ma al contrario, “osservare e penetrare la bellezza della nostra vita e dei luoghi che abitiamo con lo sguardo di Cristo Crocifisso” è l’invito che mons. Cirulli rivolge alla comunità, guardando con ammirazione l’armonico paesaggio arriso dai boschi del Matese.