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Da Alife all’Australia. Simone Zullo miglior pizzaiolo del mondo nel campionato disputato a Napoli dal 3 al 5 giugno

Emigrato in Australia insieme al fratello Alessio hanno dato vita ad una fiorente attività di ristorazione con il nome "Fratelli Pulcinella"

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Una delle tante storie di emigrazione e di successo: è quella di Simone Zullo originario della frazione San Michele di Alife, appena proclamato Miglior pizzaiolo del mondo nella 22esima edizione del Campionato mondiale del Pizzaiuolo disputato a Napoli presso la Mostra d’Oltremare dal 3 al 5 giugno. Evento di gran prestigio, nella terra in cui è nata la vera pizza, di cui ne parla da qualche ora la stampa nazionale ed internazionale.

Il gradino più alto del podio, nella categoria “Pizza Classica” è suo; altro primo posto, nella categoria “Pizza Contemporanea” è per Ciro Cascella; mentre il titolo più ambito dell’intera manifestazione, il Trofeo Caputo, è andato al giapponese Yoshi Ootusubo, originario della prefettura di Fukushima che si è aggiudicato il punteggio più alto nella categoria “Pizza napoletana STG (Specialità Tradizionale Garantita)” apprendendo l’arte della pizza direttamente a Napoli, da giovane. Come lui, numerosi pizzaioli di origine asiatica presenti in gara vantano la conoscenza dell’arte della farina bianca attraverso i maestri partenopei.

Simone Zullo, un traguardo che non taglia da solo ma con il fratello Alessio: entrambi partiti da giovanissimi alla volta dell’Australia sono divenuti riconosciuti pizzaioli e imprenditori di successo sotto il nome di “Fratelli Pulcinella”; nel giro di qualche anno si sono rinnovati e cresciuti, e a Panamatta (poco distante da Sydeny) hanno dato vita ad una fiorente attività con diversi dipendenti. Oltre al lavoro anche la scelta di costruirsi una famiglia. A portare valore aggiunto ai sapori della tradizione italiana che hanno esportato nel lontano continente, la presenza dei genitori che hanno sostenuto le scelte dei figli prestando alla loro spiccata intraprendenza sostegno morale e fattivo: il merito della buona pasta servita ai tavoli è nelle mani di mamma Rosaria che non smette di impastare per loro gnocchi e tagliatelle unendoli a condimenti di provenienza italiana.
Dunque non solo pizza perchè I “Fratelli Pulcinella” garantiscono il must della cucina italiana, appunto la pasta, e un’ampia scelta di portate di carne e pesce.

La loro esperienza, come quella di tante storie di successo di italiani all’estero, ha avuto inizio con poco se non il desiderio di una diversa possibilità di vita unita a tanto coraggio. Perché si sa, la prima volta, è un salto nel buio. Perfezionare la lingua, accontentarsi di essere “secondi” in cucina ma senza mai demordere fino al risultato finale: il premio ricevuto a Napoli (possiamo dire “in casa”) oggi rende a questi due giovani il merito di aver saputo sognare senza dimenticare le proprie radici, quelle che di fatto insaporiscono la loro cucina tanto da renderli pizzaioli riconoscibili e credibili nella lontana Australia. Nei video in cui promuovono la loro cucina, rigorosamente in inglese, fa un certo effetto sentire pronunciare rigorosamente in italiano, l’espressione “olio del Matese”.

 

 

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