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Alife, San Sisto. Il forte appello del Vescovo ai cittadini e alle istituzioni contro le ferite alla legalità

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In occasione della festa di San Sisto ad Alife, patrono della Diocesi e della Città, Mons. Di Cerbo: “San Sisto, quello vero, è ancora in mezzo a noi? E’ ancora presente nel cuore e nelle scelte morali e civili dei suoi figli alifani?”

La Redazione – La festa in onore di San Sisto ha avuto il suo inizio con la celebrazione di ieri sera e la consueta processione che accompagna il busto del Santo Patrono fuori le mura cittadine, presso la cappella a lui dedicata, nel luogo in cui giunsero le reliquie trasportate da Roma per volontà del conte Rainulfo, quale segno di protezione contro la peste che affliggeva la popolazione.
Una folla di fedeli ha salutato l’immagine del patrono, dopo la messa, sul sagrato della Cattedrale e in processione ha camminato verso la piccola cappella, dove come da tradizione, il vescovo diocesano, rivolge alla chiesa locale, e in particolare alla comunità alifana il suo pensiero, una riflessione, che guardando a San Sisto, papa e martire, si fa invito alla conversione e al cambio di rotta.
san sisto 2014_alife 3Mons. Di Cerbo, ha ricordato l’evento che 30 anni fa turbò profondamente la città quando la statua del Patrono venne rubata: l’immagine di questa dolorosa ferita al patrimonio di religiosità e di valori il Vescovo l’ha riproposta quale immagine conseguente la perdita di senso causate dalle connivenze, dalle ferite alla legalità che la comunità alifana sperimenta. Quasi come la preoccupazione che i valori  incarnati e proposti da San Sisto siano stati derubati alla città.  Ma da chi? Il vescovo ha “convocato” tutti alla riflessione: cittadini, rappresentanti delle istituzioni civili e militari chiedendo quali pensieri di bene e di civiltà suggerisce al cuore di ciascuno la vita del Patrono, del santo a cui gli alifani ricorrono e affidano le proprie suppliche:  “Il nostro amore per lui è un bel fuoco d’artificio che illumina solo la sera del 10 agosto o una luce che rivela, garantisce  e promuove quotidianamente le ricchezze morali e sociali della nostra Città? Se la nostra devozione a san Sisto fosse solo fuoco d’artificio, dovremmo concludere che il nostro Patrono ha abbandonato Alife…”.
Custodire e vivere il patrimonio di fede che i Santi ci hanno lasciato in eredità – e cioè la vita secondo il Vangelo di Cristo – è l’impegno a cui il Vescovo ha sollecitato la comunità locale; ma un impegno che va ben oltre i confini alifani e si fa invito alla riflessione per tutti, ciascuno secondo i propri impegni e le responsabilità assunte nei confronti degli altri. in ambito civile e religioso. Ogni “gioiello”  – così il Patrono Sisto viene definito nel canto della tradizione popolare alifana – va custodito con amore e rispetto, soprattutto nei valori che rappresenta.

Il pensiero del Vescovo ai fedeli. SCARICA IL TESTO INTEGRALE

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