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A Piedimonte Matese il libro con le lettere inedite tra Giuseppe Toniolo e Giacomo Vitale. Il 27 maggio la presentazione

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Il promotore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ebbe uno scambio epistolare con don Giacomo Vitale, il sacerdote originario di San Gregorio Matese, preside del Ginnasio San Tommaso d’Aquino presso il seminario diocesano di Alife

il carteggio toniolo e vitale armando pepeLa Redazione – Per molti anni si è parlato dello scambio di lettere tra Toniolo e Vitale, ma la difficoltà di accedere al materiale custodito presso la Biblioteca Apostolica Vaticana e forse una motivazione ancora poco sentita per tale recupero ha posticipato di molti anni questo momento.
A riportare nero su bianco l’originale scambio epistolare ci ha pensato Armando Pepe, già autore di diversi scritti sulla storia locale, che ha recentemente pubblicato un libretto di 62 pagine contenente 4 lettere di Toniolo, 7 di Vitale e un articolo di quest’ultimo apparso in Rivista Internazionale dello stesso Toniolo.
Il lavoro sarà presentato venerdì 27 maggio alle 18.00 presso la Biblioteca comunale di Piedimonte Matese, relatori saranno Gino Tino, già autore di diversi scritti su Vitale e Fabrizio Pepe, già sindaco di Piedimonte e Presidente della Comunità Montana del Matese.
Tre mesi il tempo necessario a recuperare, studiare il materiale presso la Biblioteca Vaticana e mettere insieme la presentazione di questo significativo lavoro, che sicuramente rende onore all’impegno sociale dei due personaggi protagonisti, e ne continua ad attestare la profondità di pensiero.
Chi era Giuseppe Toniolo?
E perchè il giovane prete del Matese ebbe con lui uno scambio di lettere?
Il primo,  fu uno straordinario e lungimirante studioso dei rapporti fra economia ed etica, autore di opere di storia economica e professore all’Università di Pisa… considerato un precursore dell’Università Cattolica.  Un’idea che verso il 1870 nasceva in seno al primo movimento di azione cattolica e alle organizzazioni del cattolicesimo sociale che avevano come riferimento la figura del sociologo Toniolo. (www.istitutotoniolo.it), Fu lui, in punto di morte ad affidare a Padre Agostino Gemelli il mandato di fondare l’Università Cattolica.
Giacomo Vitale, l’altro protagonista della raccolta, nacque a San Gregorio Matese il 26 luglio 1883 da Carmelo Pasquale e Maria Filomena De Lellis: “Dal fisico piuttosto gracile, rimase orfano di padre e poi di madre quando aveva appena diciassette anni. Frequentò il seminario diocesano (di Alife, ndr) per tutti i corsi inferiori e teologici, fino all’ordinazione sacerdotale…” (Gino Tino, Giacomo Vitale. Maestro di spirito e di intelletto, ASMV 2006). Si iscrisse all’università dapprima a Napoli e poi a Pisa attratto proprio dalla presenza del professore Toniolo, che in quella sede insegnava Economia politica.
Era il legame, ricercato e promosso, tra etica ed economia ad unire intellettualmente i due. Dalla raccolta curata da Armando Pepe emerge il confronto tra due studiosi attenti al sociale; si palesa la figura di don Vitale quale promotore dei circoli cattolici impegnati nella vita di tutti i giorni. Emergono inoltre fatti inediti di storia locale (su Piedimonte Matese e San Gregorio Matese) dal 1910 al 1913; si parla tra i due dello sciopero al cotonificio Egg nel 1911; di un’epidemia di colera che lambì Piedimonte sempre in quell’anno; di una conferenza su Giordano Bruno; della lotta contro la massoneria locale; della guerra di Libia.
Un lavoro, quello di Pepe che conferma l’immortalità della Storia se a distanza di 100 anni essa torna a rivelare avvenimenti, personaggi e fatti inediti.
Perchè mai, allora, correre avanti se prima non si è guardato bene ai bordi del passato e messo nello zaino dell’uomo pellegrino tutto il necessario per affrontare il futuro?

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