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Piedimonte sotto un'altra luce

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Il centro storico si accende di nuove idee

E’ tutto pronto per le strade del centro storico cittadino dove questa sera sarà di scena la cultura e lo spettacolo. L’idea viene dall’associazione culturale Byblos che congiuntamente al Comitato festeggiamenti S.Marcellino ha programmato “Illuminarti”, serata di cultura ed eventi. Impegno venuto da numerose altre associazioni cittadine per “dare luce” ad alcuni angoli della città dimenticati o poco conosciuti.
L’evento si terrà dalle ore 19 alle 24  in un susseguirsi di tappe (da Palazzo Merolla fino a Largo S. Maria La Vecchia) segnate da visite guidate, concerti, spettacoli, reading d’autore, mostre fotografiche. Aperti durante la serata, dunque, tutti i siti di interesse artistico che vanta l’area storica del capoluogo matesino. Tra questi, il chiostro cinquecentesco di San Domenico, la Cappella del Rosario, il Museo civico, la chiesa del S.S. Salvatore, gioiello architettonico di Cosimo Fanzago, la Cappella di San Biagio con il trecentesco ciclo degli affreschi tardogotici, la Basilica di Santa Maria Maggiore, il Palazzo ducale Gaetani d’Aragona. Con la collaborazione dei residenti sarà possibile gettare uno sguardo anche ai giardini privati che da sempre impreziosiscono il già suggestivo quartiere. Una presa di coscienza collettiva unità a una identità collettiva.
Da qui è partita l’idea, che si è inserita tra gli eventi che anticipano le festività del patrono di Piedimonte San Marcellino il 2 giugno. “Con questa iniziativa – spiegano gli organizzatori – intendiamo favorire quanto più possibile la conoscenza e la riscoperta di tanti luoghi d’arte presenti in Città, ma, nel contempo, questo percorso di recupero della memoria e della identità cittadina intende denunciare gli innumerevoli ritardi nell’attuazione di un progetto complessivo di valorizzazione del centro storico.  Affidiamo all’arte, alla musica, al teatro, alla danza una preziosa funzione di risveglio delle coscienze, che possa contribuire alla riscoperta individuale dell’identità e della memoria storica di quei numerosi ‘non luoghi’ da riportare alla identità e alla memoria collettive”.
Come già detto, “Illuminarti” è parte di quel programma di eventi di preparazione alla Festa del Patrono della città. “La volontà è stata quella di umanizzare la Festa – ha spiegato don Cesare Tescione, parroco di Santa Maria Maggiore – e quindi riproporre la dimensione del sacro anche attraverso proposte alternative a quelle religiose, così da promuovere un senso di appartenenza e vivere insieme l’attesa per le festività di S. Marcellino”.

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