Home Attualità Giunta provinciale, lunedì il responso della Prefettura

Giunta provinciale, lunedì il responso della Prefettura

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Riunione di giunta, ieri pomeriggio in Provincia, ma senza i quattro neo assessori provinciali nominati dal presidente Domenico Zinzi

(nella foto accanto) dopo le indicazioni fornite dal Popolo della Libertà (Pdl). Dopo la querelle tecnico-giuridica dei giorni scorsi, il coordinatore Pasquale Giuliano ha chiarito ieri al presidente Zinzi i motivi dell’assenza dei quattro assessori in pectore (Dello Vicario, Giaquinto, Zaccariello e Mazzarella). Resta, quindi, da sciogliere il nodo che, in realtà, è un mero cavillo di natura procedurale, dietro il quale sembrerebbe nascondersi una grossa falla della politica targata Pdl. Se da un lato il Pdl ritiene che la notifica della nomina all’interessato equivalga ad accettazione della stessa (e quindi comporti in automatico la decadenza dalla carica di consigliere provinciale, incompatibile con quella di assessore), dall’altro il Pdl continua a sostenere, al contrario, che la notifica del decreto  debba essere seguita da un ulteriore atto di manifestazione di volontà, finalizzato specificamente ad accettare la nomina ad assessore. Sul punto si è già espresso il segretario generale della Provincia, asserendo di propendere per la prima interpretazione (accettazione della carica contestualmente alla controfirma della notifica). “Il dubbio sarà dissipato a giorni dalla Prefettura, forse già entro lunedì – ha dichiarato Stefano Giaquinto , sindaco di Caiazzo e neo assessore provinciale – alla quale è stata inviata la richiesta di un parere tecnico, che, chiaramente, farà fede e potrebbe portare a dissipare ogni dubbio di natura interpretativa”. Resta, però, più di un aspetto ad instillare dubbi e incomprensioni da parte dei cittadini-elettori: dopo mesi di trattative per raggiungere un equilibrio, il Pdl ha fornito quattro nomi al presidente Zinzi, e questi, puntualmente, ha emesso i decreti di nomina ad assessore. Passo indietro, incomprensibile, di uno dei quattro, Zaccariello, al momento della notifica del decreto, praticamente dall’oggi al domani. Quasi come se nessuno avesse mai chiesto il suo parere o ottenuto la sua disponibilità a ricoprire quella carica. Veramente difficile da credere. A tutto svantaggio delle istituzioni, in un momento veramente delicato per la vita del Paese.

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