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Primarie PD. Il Matese apre i laboratori

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Il Matese si divide in nome della politica che verrà

A movimentare il clima politico del territorio è la nascita di gruppi a sostegno di Matteo Renzi alle primarie del Partito Democratico. Sono soprattutto i giovani a sostenere la linea di “svecchiamento” messa in cantiere dal giovane sindaco di Firenze. Dopo la nascita di un Comitato a San Potito Sannitico, è la volta di un nuovo gruppo anche a Sant’Angelo d’Alife. “Matese per Renzi” è il coordinamento locale dei diverso gruppi, guidato da Giuseppe Santagata e Gianluca Pascarella, che mette insieme le nuove realtà locali puntando su sette punti politici, una sorta di vademecum del nuovo politico che si immagina ( e in tanti chiedono) possa venire con l’effettivo cambio al vertice della politica italiana:

Ritrovare la Democrazia e ridurre i costi della politica (dimezzare i parlamentari e i consiglieri regionali, consentire ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti, cancellare tutti i vitalizi,  abolire il finanziamento pubblico ai partiti e favorire quello privato con il 5 per mille e donazioni trasparenti. Rivedere il patto di stabilità per i Comuni e premiare quelli virtuosi); L’Europa dal basso (meno tecnocrazia, più integrazione. Puntare all’elezione diretta del Presidente europeo. Vero potere legislativo al Parlamento europeo. Politica estera e difesa comuni. Programma di mobilità per far studiare all’estero il 25% degli studenti e servizio civile europeo. Rifinanziare il Fondo Sociale europeo; Ridurre il debito pubblico (varare un programma di dismissioni del patrimonio statale: immobili, partecipazioni in aziende quotate e concessioni. Obiettivo: portare il debito al 107% del PIL entro 4 anni); Una pubblica amministrazione efficiente e trasparente (riorganizzare la pubblica amministrazione premiando l’efficienza,  mettere in Rete tutti gli atti pubblici, tagliare 30-40 miliardi l’anno di spesa pubblica improduttiva operando su acquisti, trasferimenti alle imprese ed investimenti in grandi opere inutili); Semplificare a 360 gradi (Meno regole e più chiarezza in tutti i campi, dal fisco diritto di lavoro con il codice unico; una giustizia più’ rapida con meno riti e più giudici specializzati); Combattere l’evasione e ridurre la pressione fiscale (Recuperare il 25 per cento dell’evasione fiscale certificata da Istat e destinare integralmente i 30 miliardi l’anno ricavati alla riduzione delle aliquote IRPEF e sul reddito di impresa); Aumentare il potere di acquisto delle famiglie (Detrazioni di imposta per 100 euro al mese, 1300 euro l’anno, a tutti i lavoratori dipendenti che guadagnano meno di 2000 euro netti al mese. Liberalizzare davvero per far scendere le tariffe).

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