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Alife. Arrestato per peculato e falso ideologico

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Lo rende noto la Procura con un comunicato: secondo le indagini Pietro Sansone, prima dirigente presso il Comune di Alife e il Consorzio Metano, si sarebbe appropriato indebitamente di somme spettanti agli Enti di cui era dirigente

arresto-pietro-sansone-finanzaLa Redazione – Eseguita questa mattina ad Alife un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Pietro Sansone, 60enne dirigente dell’Area finanziaria presso il municipio e il Consorzio Metano Campania 25, in ordine ai reati di peculato e falso ideologico continuato commessi sia ad Alife che a Piedimonte Matese (nel periodo 2007-2010). Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere questa mattina, dopo una serie di indagini avviate a fronte di notizie che riguardavano l’uomo e presunte irregolarità nell’esercizio delle sue funzioni amministrative e contabili – notizie già emerse con le anomalie nella riscossione di pagamenti denunciate in Consiglio Comunale ad Alife da un consigliere di minoranza – accertando l’appropriazione indebita sistematica di somme di denaro spettanti agli Enti pari a più di 285mila euro, tra il 2007 e il 2012.
Nel comunicato stampa diramato dalla Procura, si legge che “la condotta illecita del dirigente era consistita nella emissione indebita o falsificazione dei mandati di pagamento dell’Ente,  emettendoli a suo favore oppure predisponendo delle determine di impegno false o non corrispondenti”. Già sequestrata tutta la documentazione di riferimento presso il Comune di Alife e  il Consorzio Intercomunale Metano Campania 25 e la somma di 38mila euro nei confronti del Sansone.

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