“Tutti insieme” il piano pastorale del giovane sacerdote che parla ai giovani. Rimboccarsi le maniche, insieme, non costa nulla
La Redazione – “A voi miei parrocchiani, dico sin da subito: passiamo da una pastorale di tutti quanti ad una pastorale di tutti insieme!”. Le parole che don Antonio Di Lorenzo ha rivolto ai fedeli che l’hanno accolto sabato sera quando, accompagnato dal Vescovo Mons. Di Cerbo e da diversi sacerdoti, ha fatto il suo ingresso da nuovo pastore nella parrocchia di Maria SS. Assunta.
I tratti del suo impegno pastorale sono emersi nel saluto che ha pronunciato al termine della celebrazione: la volontà di edificare una chiesa-famiglia condividendo responsabilità e impegno, e una rinnovata attenzione ai giovani, alla parte viva della comunità, quella che attende una chiesa in uscita e in cui la chiesa confida per meglio comprendere le sfide del presente: “non lasciamoci rubare la speranza, non permettiamo a nessuno di profanare i nostri sogni ma continuiamo a guardare e ad agire per un futuro migliore, per attuare i nostri desideri e le nostre aspirazioni. Sono qui per voi e con voi, da amico, fratello, ma soprattutto da padre. Cammineremo insieme, ci confronteremo; verrà presto il tempo dei progetti, dei sogni, delle iniziative, il dialogo e la preghiera ci permetteranno di essere comunità. Verrà il tempo dei “si” e dei “no”. E saranno proprio i no ad aiutarci a crescere interpellando la parola di Dio e aspettando i suoi tempi. Rimanete con me a vegliare, come disse Gesù ai suoi. Rimanetemi accanto”.
Dopo un periodo di formazione ed esperienza nella parrocchia di San Saturnino a Roma e gli studi in Storia della Chiesa presso l’Università Gregoriana, don Antonio Di Lorenzo ha risposto con generosità al Vescovo che lo ha chiamato ad una grande responsabilità contando sull’entusiasmo della sua età e l’esperienza di giovane cresciuto in Azione Cattolica. La guida della chiesa Concattedrale della Diocesi e di una comunità in parte “nuova” nella sua costituzione dal momento che a Caiazzo sono stati appena modificati i confini parrocchiali, si rivela una sfida umana e pastorale complessa ma significativa nella formazione di un sacerdote: “Riscopri in te stesso la passione che fu di Gesù”, questo il pensiero che gli ha rivolto Mons. Di Cerbo durante l’omelia: “La passione per Dio e per l’uomo siano le tue strade. Coinvolgi, avvicina, stai vicino alla gente”. Il Vescovo ha parlato all’intera comunità chiedendo a tutti di pregare per il nuovo sacerdote e viceversa, gareggiando nell’amore per il Signore.
Dovuti e affettuosi i saluti al parroco emerito don Antonio Chichierchia capace, in questi lunghi 50 anni di sacerdozio a Caiazzo, “di impastare il lievito del Vangelo nella storia di questa città”.
L’esigenza di un nuovo parroco si è imposta non solo per i raggiunti limiti di età del parroco che ha appena lasciato, ma anche per “il grido di dolore, venuto dalla gente” che il Vescovo ha colto in occasione della recente visita pastorale, che lamentava l’assenza dei giovani tra la comunità e che l’arrivo di un sacerdote giovane può contribuire a risolvere: un’attenzione che dalla chiesa locale non poteva mancare alla comunità caiatina.
Un altro segno della vicinanza alla realtà locale, è stata proprio la recente modifica dei confini parrocchiali sul territorio comunale. Durante la messa il Vescovo ha spiegato che lo spopolamento del centro storico e il conseguente incremento delle aree periferiche hanno reso necessaria la revisione dell’azione missionaria della chiesa tra la gente: la novità di questa scelta prevede anche la realizzazione di un nuovo centro pastorale presso il complesso delle Cooperative in via Caduti sul lavoro, rientrante nella nuova parrocchia di San Nicola de Figulis-San Pietro del Franco che si estenderà fino ai confini con Alvignano e le aree circostanti.
Al termine della messa, il saluto dei Consigli pastorali parrocchiali di Maria SS. Assunta e San Nicola de’Figulis-San Pietro del Franco che a nome delle comunità locali hanno espresso non solo il benvenuto, ma soprattutto la piena disponibilità a lavorare in sintonia per fare della comunità caiatina un cantiere di nuova evangelizzazione. Così anche il sindaco Tommaso Sgueglia che ha manifestato la gioia di questo dono che la Chiesa di Alife-Caiazzo ha dato alla città.
Caiazzo si rimette in moto.
Il saluto di don Antonio Di Lorenzo LEGGI