Home Chiesa e Diocesi Alife. L’augurio del vescovo Valentino Di Cerbo per l’anno che inizia

Alife. L’augurio del vescovo Valentino Di Cerbo per l’anno che inizia

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Ieri sera in Cattedrale con Mons. Valentino Di Cerbo mentre la preghiera si levava da tutte le parrocchie della Diocesi di Alife-Caiazzo

 vescovo Valentino Di Cerbo te deum(1)La Redazione – Te Deum in Cattedrale per il Vescovo Valentino Di Cerbo insieme alla comunità parrocchiale di Santa Maria Assunta, contemporaneamente a tutte le parrocchie della Diocesi riunite per una preghiera che a fine anno “unisce cielo e terra”, loda Dio per il dono di un tempo appena trascorso e  si carica di attese e nuove speranze per quello che arriva.
Sono due le figure evangeliche di riferimento che la liturgia, nella festa del I gennaio (solennità di Maria Madre di Dio), ha lasciato emergere: Maria, donna del sì, della disponibilità incondizionata; e i pastori, figure solerti “che andarono senza indugio”. È l’atteggiamento che ha ripetutamente suggerito il Vescovo durante l’omelia, quasi uno stile da assumere, un nuovo abito di cui rivestirsi per rispondere alle attese di Dio sugli uomini. “Come chiede Papa Francesco è il tempo di essere una Chiesa portatrice di luce e pace, una chiesa che si mette in cammino per innestarsi nel solco della storia che Dio ci ha dato da vivere”.
vescovo valentino di cerbo te deum 2Brevemente Mons. Di Cerbo ha ricordato i momenti più significativi della Diocesi di Alife-Caiazzo in questo anno appena trascorso: “si tratta di eventi, di tracce che confermano la presenza di Dio in mezzo a noi, che ci parla con cuore di Padre e mai ci lascia soli”.
La riforma della Curia vescovile; i percorsi del Catecumenato crismale che accompagna i giovani alla scoperta di Cristo; la diffusione capillare dei centri di ascolto; e poi la scomparsa di don Pasquale Bisceglia e l’ordinazione sacerdotale di don Vittorio Marra; la riapertura di molte chiese rimaste inagibili dopo il terremoto, l’avvio dei lavori per molte di esse e poi la tragica morte di due operai sul cantiere di Santa Maria Maggiore a Piedimonte Matese: “A loro e alle loro famiglie va il nostro pensiero carico di affetto e solidarietà”.
Con quale atteggiamento vivere il nuovo anno?
Ancora una volta il vescovo Valentino ha proposto lo stile dei pastori, cioè delle persone che sanno stupirsi, meravigliarsi di un evento prodigioso come la nascita di Gesù. Stupirsi e stupire, le parole che egli ha lasciato l’ultimo dell’anno; stupire con la testimonianza vera, autentica di chi non rimane indifferente a Dio e al mondo ma si fa portatore di misericordia e riesce a stupire il mondo.
Prima di concludere la messa, un prolungato momento di silenzio e poi la preghiera del Te Deum: qui don Cesare Tescione, parroco della Cattedrale ha ricordato i bambini battezzati, i defunti, i matrimoni celebrati, i bambini che hanno ricevuto la prima comunione nel 2015.

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