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Alife. Il Vescovo Valentino Di Cerbo: “Per la vostra parrocchia grandi progetti in cantiere”. Ecco quali

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Mons. Di Cerbo annuncia due nuove strutture per le attività parrocchiali: famiglie e giovani recuperano gli spazi perduti da troppo tempo

Vescovo valentino di cerbo
Sulla sinistra la casa dei Canonici, all’estrema destra casa Melillo. Al centro il lotto da acquisire

La Redazione. Il Vescovo Valentino Di Cerbo lo ha annunciato in occasione della sua presenza ad Alife per il musical L’Atteso la sera del 3 gennaio: la parrocchia della Cattedrale entro breve tempo sarà dotata di nuovi ambienti per le attività pastorali.
Si tratta di due progetti, uno dai tempi più ridotti, l’altro per motivi tecnici, legato a tempi più diradati che potrebbero trovare concretezza entro un paio di anni.
Una decisione importante, attesa ormai da molto tempo e che lo stesso Vescovo aveva anticipato in occasione della Visita Pastorale, mostrando il totale interesse per un disagio manifestato più volte dai fedeli e dagli operatori pastorali: impossibile organizzare attività ordinarie e straordinarie di formazione o ricreative senza avere locali a disposizione e dovendo sempre ricorrere ad ambienti “presi in prestito”.
La scelta di Mons. Valentino Di Cerbo, meditata e fortemente sostenuta, prevede la restituzione alla comunità parrocchiale di Alife dei locali annessi alla chiesa di Santa Caterina, oggi sede legale della Caritas diocesana, dove un tempo e per lunghi anni sono cresciute intere generazioni di Alifani in particolare i gruppi di Azione Cattolica da cui venivano iniziative, idee, momenti di aggregazione e animazione per la città, e da cui sono nate diverse vocazioni sacerdotali.
Un fermento da restituire alla città!
In realtà, stiamo parlando della parrocchia più importante della Diocesi, sede della cattedra del Vescovo, luogo di riferimento per la Chiesa diocesana e tra le più popolose del territorio.
L’altra novità, quella dai tempi più lunghi, riguarda il restauro della vecchia casa dei canonici sita in Piazza Vescovado – in pessime condizioni strutturali – e l’acquisto degli ambienti adiacenti al fine di ampliare lo spazio a disposizione: di un lotto è già stato fatto un compromesso di acquisto con la famiglia Melillo, per un altro la Diocesi è intenzionata a concludere quanto prima lo stesso procedimento legale. Quest’ultimo progetto sarà possibile grazie ad una parziale spesa a carico della Diocesi e ad un parziale finanziamento che Mons. Valentino Di Cerbo chiederà alla Chiesa Italiana accedendo ai fondi 8xMille, che continuamente sovvengono a necessità come queste in tutta Italia.
La decisione del Vescovo di procedere all’acquisto di nuove strutture da donare ai fedeli alifani risponde alla volontà di reimpiegare i fondi ricavati dalla Diocesi – nei primi mesi del 2010 – con la vendita di un giardino sito in località Porta Napoli, potenzialmente fruibile per le attività pastorali di Alife.
“Restituiamo agli alifani ciò che da sempre appartiene loro” ha spiegato Mons. Di Cerbo, “ciò che meritano, ciò di cui le nuove generazioni hanno bisogno per incontrarsi, per stare insieme, anche per progettare il loro futuro”.

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