Home Attualità Abbandono scolastico e bullismo. Il Progetto del Ministero dell’Interno

Abbandono scolastico e bullismo. Il Progetto del Ministero dell’Interno

Il progetto è rivolto a giovani studenti di età compresa tra i 12 e i 18 anni, e ha coinvolto anche alcuni istituti scolastici campani

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bullismoIl 31 marzo 2014 si è concluso il progetto Abbandono scolastico e bullismo: quali rischi tra i giovani?, promosso dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno e finanziato con FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (Pon) “Sicurezza per lo Sviluppo”.
L’iniziativa è stata attuata in nove scuole appartenenti alle cosiddette “regioni di convergenza” (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia), con l’obiettivo di realizzare interventi di prevenzione primaria ed eventualmente di recupero dei ragazzi coinvolti nei fenomeni di dispersione scolastica contro il fenomeno del bullismo, diffondendo temi quali la sicurezza e la legalità.
Un progetto che mira alla partecipazione di soggetti pubblici e privati, attivi sui singoli territori tra cui, i dirigenti scolastici, i docenti, i giovani a rischio e le famiglie; ma anche gli Uffici scolastici regionali, gli operatori dei Consultori familiari, le Prefetture U.T.G, i Sert, le AA.SS.LL, i Tribunali dei minori, le Forze dell’ordine, i servizi sociali, del privato-sociale, delle parrocchie impegnate in attività per ragazzi. Gli istituti aderenti vanno intesi come Poli al centro di reti di scuole ed operatori per le attività da svolgere.
Per quanto riguarda il Progetto per la Regione Campania, a partecipare sono stati l’Istituto Tecnico Commerciale “Gallo” di Aversa; l’Istituto Professionale per i servizi commerciali e turistici “Miano” di Napoli e l’Istituto professionale per l’industria e l’Artigianato“ Sannino –  Petriccione” di Napoli.
Beneficiari del progetto sono giovani studenti di età compresa tra i 12 e i 18 anni maggiormente interessati dal fenomeno del bullismo, dispersione scolastica e, più in generale, del disagio giovanile. Il progetto ha la durata complessiva di 24 mesi e si divide in due fasi: una Fase A di Analisi della dispersione scolastica e del bullismo e di ricerca di buone pratiche (dal primo al sesto mese del progetto) e una Fase B di realizzazione degli interventi di prevenzione primaria  e di recupero nelle scuole e nel territorio (dal settimo al ventiquattresimo mese). Questa seconda fase prevede, tra l’altro, l’istituzione, presso ciascun istituto scolastico coinvolto, di un Centro di ascolto e sostegno con funzione di consultorio-laboratorio e di un Centro di aiuto allo studio e di recupero scolastico. All’interno del Centro, e sul territorio circostante, si svolgeranno attività di animazione, formazione, consulenza psicologica, recupero, individualizzate e di gruppo, rivolte ai giovani, alle famiglie, ai docenti, agli operatori.

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