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Alvignano, dove la chiesa unisce. Esperienza alla Mensa Caritas con i ragazzi di AC e del Catecumenato crismale

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Foto internet

Luca Fattore

Quando si fa comunità nascono cose belle. È ciò che accade ad Alvignano grazie alla collaborazione fra il Catecumenato della parrocchia SS. Pietro e Paolo e l’Azione Cattolica delle parrocchie S. Nicola e S. Sebastiano.
Due percorsi differenti ma uniti in Dio e confluiti su una strada unica che porta al Sacramento della Confermazione avendo come fine la formazione di giovani impegnati nella Chiesa.
Un cammino diventato col tempo sempre più intenso: dalla animazione comunitaria di messe, momenti di preghiera e ritiri nei periodi natalizio e pasquale alla partecipazione al campo-scuola diocesano di AC dello scorso anno a Castellammare di Stabia. Da ultimo in ordine temporale, il coinvolgimento dei giovani in attività di servizio con l’intento di permettere agli stessi di trovare un posto che resti loro all’interno della Chiesa anche dopo aver ricevuto il Sacramento.

È così che, lo scorso sabato, i cresimandi si sono dati un appuntamento davvero particolare: ritrovatisi presso i locali della mensa Caritas diocesana, hanno collaborato nel servizio di mensa affiancandosi per un giorno ai volontari della cooperativa sociale Nòesis cui è affidata la gestione della struttura, servendo a tavola i pasti agli ospiti della struttura.
“Una esperienza forte, da ripetere perché”, ci dicono due dei ragazzi alvignanesi, “è bello aiutare chi ha bisogno e perché mettersi al servizio degli altri giova a chi dona e a chi riceve”.
Un momento che ha permesso loro di conoscere l’importante realtà della mensa “Panis caritatis”.

Sita in Piazza Europa a Piedimonte Matese ed operativa in diocesi dallo scorso 22 marzo, è ospitata dai locali della centrale Enel concessi in uso alla nostra diocesi ed allestiti a mensa grazie ai fondi dell’8xMille della Chiesa Cattolica Italiana e ad un contributo diocesano. Rappresenta un esempio concreto di operatività cristiana, “è il Vangelo che si traduce in segni concreti di amore” riprendendo le parole di Don Arnaldo, direttore della Caritas diocesana, nel giorno dell’inaugurazione della struttura.
Un importante tassello di un percorso da vera comunità, nell’ambito del quale intessere nuove relazioni, confrontarsi con sé stessi e donarsi agli altri. Non un episodio sporadico dunque ma un impegno concreto affidato alle mani accorte dei più giovani: mettersi al servizio, in pieno spirito cristiano. Altre dunque saranno le inizative, nuovi momenti guideranno i due gruppi fino alla Cresima ed anche oltre: insieme è più bello, insieme si è Chiesa.

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