Home Attualità Terremoto Ischia. Dalla distruzione alla condivisione, parla Lorenzo Russo direttore Kaire

Terremoto Ischia. Dalla distruzione alla condivisione, parla Lorenzo Russo direttore Kaire

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I soccorsi dopo il terremoto, 22 agosto 2017
(ELIANO IMPERATO/AFP/Getty Images)

Abbiamo raggiunto al telefono Lorenzo Russo, giornalista, direttore di Kaire, il settimanale della Diocesi di Ischia. Dalla sua testimonianza e dalle informazioni che quotidianamente raccoglie sul posto, ci giungono i dati aggiornati sul terremoto che ha colpito l’Isola una settimana fa. La cronaca proposta e riproposta da giornali e tv, talora eccessivamente allarmante, ora lascia spazio ad una visione d’insieme più chiara, da cui emergono le effettive emergenze, ma soprattutto il grande senso di solidarietà degli ischitani. 

Attualmente (domenica 27 agosto, ndr) sono poco più di mille le persone assistite dalla Caritas Diocesana e dal Servizio Nazionale della Protezione Civile a seguito alla scossa di terremoto dello scorso 21 agosto che ha seriamente danneggiato la zona collinare dei comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno (l’Isola si divide in sei comuni) e una parte del comune di Forio, causando il decesso di due donne. Proseguono ininterrottamente le verifiche di agibilità sugli edifici privati e pubblici e sulle strutture alberghiere. Ad oggi sono stati effettuati circa 250 sopralluoghi.
Le strutture scolastiche sono quelle che preoccupano al momento perché fra qualche giorno inizia l’anno scolastico. Delle 27 verifiche alle scuole, 10 sono gli edifici agibili, 7 parzialmente o temporaneamente inagibili e 10 inagibili.
Per sette edifici pubblici, 3 sono agibili, 3 temporaneamente inagibili e 1 inagibile.
Le verifiche ai 41 alberghi presenti in zona hanno danno esito positivo per 31, mentre 2 sono temporaneamente inagibili, 1 da rivedere e 7 inagibili.
Per quanto riguarda invece gli edifici privati sono stati, finora, 171 i sopralluoghi di cui 54 sono dichiarati agibili, 4 agibili come struttura ma inagibili per rischio esterno, 37 temporaneamente o parzialmente inagibili e 76 inagibili.
Secondo i dati comunicati dai tre Comuni, al momento, al centro operativo comunale di Casamicciola sono pervenute da parte dei cittadini 1.126 richieste di sopralluogo agli edifici privati, 25 quelle presentate a Forio d’Ischia mentre, il Comune di Lacco Ameno ha comunicato di aver registrato presso i propri uffici 566 domande.

La solidarietà
La Caritas diocesana grazie alla rete delle 25 parrocchie presenti sul territorio si è subito affiancata all’unità di crisi nel raccogliere la solidarietà dell’intero territorio isolano (ubicando dei luoghi di raccolta), e nel recepire con facilità le richieste dagli sfollati, utilizzando delle “antenne umane”, cioè dei volontari Caritas che recepiscono i bisogni della gente.
Ogni giorno vengono distribuiti 700 pasti e consegnati beni di qualsiasi natura. Ogni mattina i canali ufficiali Caritas inviano un messaggio con le richieste degli sfollati attraverso i social, whatsapp e la stampa locale, e da lì parte la gara d’amore fra gli isolani che vogliono dare una mano. In pochissimo tempo arrivano i beni richiesti: dal latte per i bambini ai pannoloni per le persone anziane, dalle coperte per la notte alle stoviglie per i pasti.
“Il nostro compito – spiega Luisa Pilato, volontaria Caritas – è quello di raggiungere e stare vicino a tutti gli sfollati che vivono in un clima di paura e cercare di creare un dialogo, confrontarsi, aiutarli in quello che hanno bisogno, non lasciarli soli. Abbiamo fin da subito fatto rete con le altre associazioni in modo tale da coordinarci meglio con tutte le realtà del territorio. Abbiamo creato dei punti di ascolto psicologici sia nelle postazioni delle aree di ristoro, nelle zone più colpite dal terremoto, sia in modo domiciliare”.
Mai come in questo momento l’Isola ha ritrovato quell’unità e solidarietà che caratterizza il popolo Ischitano. Ed è stato bello poter trovare casa ai fratellini estratti vivi dalle macerie del terremoto. “La famiglia Toscano – i tre bimbi insieme al papà Alessandro e alla mamma incinta di una bimba – hanno trovato dimora presso la casa canonica della parrocchia della Mercede grazie alla disponibilità del Parroco don Pasquale Mattera e della comunità parrocchiale che non vedeva l’ora di avere questa famiglia nel proprio territorio” ci ha raccontato Luisa, visibilmente emozionata. Papà Alessandro è stato letteralmente invaso d’Amore dalla vicinanza del vescovo di Ischia Pietro Lagnese e di tutta la Chiesa di Ischia, insieme alla solidarietà dell’intera isola che ancora oggi non cenna a diminuire.
Lorenzo Russo, Direttore Kaire – Settimanale diocesi di Ischia (Na)

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