Home Chiesa e Diocesi Alife, ritorna in Cattedrale l’antico faldistorio

Alife, ritorna in Cattedrale l’antico faldistorio

Era scomparso da qualche mese il dono che il vescovo Puoti aveva fatto alla diocesi nella prima metà dell'Ottocento

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Ritrovato il faldistorio in legno dorato,attualmente in uso nella Cattedrale, donato alla Diocesi da Mons. Carlo Puoti (Vescovo di Alife dal 1826 al 1848), di cui si erano perse le tracce, alcuni mesi fa.
Il suo rinvenimento è il risultato di accurate ricerche da parte dell’Ufficio Diocesano Beni Culturali e Arte Sacra – nella figura del vice responsabile don Antonio Sasso – sulla base degli inventari della CEI (Chiesa Cattolica Italiana).

Si tratta di un pezzo realizzato nella prima metà del XIX secolo, in stile impero, in legno intagliato e dorato con ai due lati lo stemma dell’arcivescovo Puoti.
Il faldistorio è un seggio, realizzato in legno o in metallo, la cui caratteristica principale è di essere mobile e pieghevole; esso è utilizzato dai Vescovi durante le liturgie, in particolari celebrazioni: per conferire il sacramento dell’Ordine, per la benedizione degli oli santi, o in occasione del Venerdì santo, quando cioè non utilizza la Cattedra.

Quello dell’antico faldistorio, è un ritrovamento che getta luce su una sparizione recente, ma tuttavia invita ad attivare interesse per quelle suppelletili sacre, donate nel corso dei secoli dai fedeli per il decoro della casa del Signore, di cui non si ha più notizia o che potrebbero essere custoditi da privati. L’invito è quello di4 farne menzione, perché ciascuna chiesa (parrocchiale, rettoria o santuario) possa ritornarne in possesso per il loro corretto utilizzo a vantaggio delle comunità.

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