20. Valle dell’Esule
Di solitudine e silenzio

di Salvatore Signore

Colori resi vivi da un magnifico sole estivo, il caldo mitigato dall’altitudine e un comodo tavolo all’ombra di un piccolo albero posizionato all’ingresso del rifugio, questa è la versione estiva di Campo dell’Esule con il valore aggiunto dell’acqua che sgorga costantemente rinfrescando i frequentatori della zona: quadrupedi, bipedi o volatili che siano.

D’inverno s’imbianca, il candore diventa dominante ed i colori vivaci devono cedere il passo alla stagione fredda e tutto diventa omogeneo, ovattato, la letargia s’impossessa delle giornate e attraversare questi luoghi in solitudine rende perfettamente l’idea del nome dato alla Valle! Rifugio ed abbeveratoio, simboli famosi  resi ancor più noti dalla leggenda in cui si narra  la sfortunata storia della Principessa Jole.

Buon sentiero.

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