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Il Matese che verrà e i suoi nuovi confini. La prima assemblea della neonata Consulta

In attesa della nuova perimetrazione del Parco Nazionale del Matese, si fanno avanti nuovi Comuni (dal versante campano) con la richiesta di farne parte

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La perimetrazione del Parco Nazionale del Matese: tema trainante del primo appuntamento della Consulta del Matese riunita il 24 gennaio presso la Biblioteca comunale “Aurora Sanseverino” di Piedimonte Matese.
È il versante campano del massiccio Appennino a lamentare la frammentarietà dei confini e la loro inadeguatezza definita nel Parco Regionale: ad oggi sono diversi i comuni di quest’area interessati a rientrare nella nuova formazione nazionale.

A prendere parte all’incontro, oltre i rappresentati delle associazioni che hanno fondato la Consulta, altri gruppi locali in attesa di far parte del sodalizio condividendo i principi di promozione e tutela che il nuovo organo propone.
Ad illustrare l’evoluzione normativa che ha condotto al concepimento del Parco Nazionale, Antonio Nicoletti, Responsabile nazionale di Legambiente per la Biodiversità ed Aree Protette: a lui il compito di illustrare i passi che porteranno anche nel Matese alla costituzione di un’area protetta e l’impegno che le associazioni locali dovranno assumere per sensibilizzare i locali ad una nuova concezione del Matese.

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Sulla perimetrazione del territorio di entrambi i versanti, presto oggetto di approfondimento da parte del “Comitato Istituzionale di Coordinamento” che le regioni Campania e Molise dovranno costituire d’intesa con il Ministero dell’Ambiente, si è espresso il cartografo di Legambiente Molise, Silvano Mastrolonardo. Il confronto, durato più di due ore, ha tenuto interessati i rappresentanti di tante Associazioni, ognuna delle quali potrà portare il proprio contributo propositivo di conoscenza e di esperienza per rendere sempre più efficace la strutturazione del Parco Nazionale.

Spetta ora alla Consulta del Matese, mediante l’adesione delle Associazioni che insistono nell’Area Parco, raccogliere quanta più partecipazione costruttiva. “Partecipazione assolutamente gratuita” spiega il direttivo, “che garantisce l’indipendenza di ogni Associazione”.
Per adesioni, idee, proposte, la Consulta mette a disposizione i propri contatti, contando sulla partecipazione di tutti:
Mail consultamatese@gmail.com
Facebook Consulta del Matese

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