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Matese / Gioco d’azzardo. La stangata arriva dal Decreto dignità

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Lo scorso dicembre allarmavano i dati diffusi dal gruppo Gedi sulle cifre relative alla spesa procapite dei cittadini italiani vicino alle slot machine (leggi). Il Matese entrava a pieno titolo nella polemica e nelle preoccupazioni di molti: basti pensare che i dati relativi al Comune di Dragoni (in cui però giocano non solo i residenti del piccolo paese) davano un importo pari a 1704€ di spesa procapite a cittadino.
E ci si è interrogati su quest’uso dilagante, difficile da frenare, da controllare e arginare; ancor di più se si considerano le possibilità di “giochi” illegali che alimentano un traffico nero di denaro non sempre quantificabile.
Ieri il via libera definitivo dell’Aula del Senato al Decreto dignità con 155 sì, 125 no e 1 astenuto in cui è regolamentato anche il gioco d’azzardo: divieto assoluto alla pubblicità di tale pratica e controllo delle tessere sanitarie per chi gioca alle slot machine. 

Su questi temi era già intervenuto il direttore della Caritas di Roma, Mons. Enrico Feroci nell’incontro con il vicepremier Luigi Di Maio in visita alla Cittadella della Carità nella Capitale.
Una visita a sorpresa quella del leader pentastellato, insieme ad altri parlamentari del suo partito, che lo scorso luglio ha avuto modo di conoscere la realtà in cui opera la Caritas romana e le campagne attive contro il gioco d’azzardo: “E’ stato un confronto molto leale e libero, anche perché non c’erano giornalisti e telecamere. Ho l’impressione che ci sia sintonia sui contenuti. Gli abbiamo esposto in maniera chiara le nostre preoccupazioni e i nostri dolori”. Tra le richieste di Mons. Feroci anche quella che di fatto è stata “fissata” nel decreto e cioè il divieto assoluto della pubblicità sul gioco d’azzardo.
“Ci ha chiesto – ha raccontato Feroci all’indomani dell’incontro del 18 luglio – se tolto l’azzardo ufficiale c’è il rischio che crescerà l’illegalità. Io ho fatto l’esempio di Ostia, dove il clan Spada era in possesso dei locali con le slot machine. La criminalità organizzata aveva già in mano i luoghi tradizionali per fare le scommesse. Quindi il gioco illegale ci sarebbe lo stesso. Ho anche detto al ministro che non si può andare avanti con l’accetta, proibendo tutto. Bisogna fare un discorso educativo per far capire alle persone che l’azzardo è deleterio per le persone e le famiglie ma soprattutto per la nazione”.
Lotta concreta e programmata all’azzardopatia, questo il sogno del sacerdote romano.

In sintesi ecco le NOVITA’ del Decreto dignità sul gioco d’azzardo.
Divieto totale di pubblicità per il gioco d’azzardo, con sanzioni che rispetto al testo originario passano dal 5% al 20% del valore delle sponsorizzazioni. Sarà obbligatorio usare la tessera sanitaria per poter accedere alle slot e agli apparecchi in modo da impedire l’ accesso dei minori. Dal primo gennaio 2020 gli apparecchi privi di meccanismi idonei a impedire l’ accesso ai minori dovranno essere rimossi e la violazione sarà punita con sanzioni pari a 10mila euro per ciascun apparecchio. Introdotto il logo ufficiale ‘no slot’ per i bar, gli esercizi pubblici e i circoli privati che eliminano o si impegnano a non installare apparecchi da gioco. Aumentate le tasse su slot e videolottery (vlt): gli introiti andranno a finanziare il bonus per le assunzioni. Sui gratta-e-vinci comparirà la scritta “nuoce alla salute” come sui pacchetti di sigarette.

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