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Castel di Sasso saluta il nuovo parroco don Paolo Vitale

Rinnovare la Parrocchia rispettandone la Storia, le tradizioni e l'identità. L'invito del Vescovo al neoparroco

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Mariarosaria Parillo – Chiesa gremita a Castel di Sasso per l’arrivo del nuovo parroco don Paolo Vitale, sacerdote ordinato lo scorso 29 giugno, e inviato dal Vescovo presso le Comunità parrocchiali dove ha lavorato negli ultimi anni.
La recente nomina del Vescovo Mons. Valentino Di Cerbo lo vede infatti oltre che parroco di Santa Maria Assunta e di San Biagio in Castel di Sasso, anche viceparroco di Santa Maria dell’Orazione in Pontelatone: da questi centri e da quelli limitrofi davvero in tanti si sono riuniti domenica per dare il benvenuto al sacerdote.
Accanto al Vescovo, i confratelli sacerdoti più adulti, fratelli maggiori di don Paolo in questo cammino di servizio: don Alfonso Caso, vicario generale e vicario foraneo; don Pietro Cafaro, parroco di Pontelatone; Don Vittorio Morrone collaboratore parrocchiale a Castel di Sasso; don Agostino Secondino, che ha appena lasciato le parrocchie nelle mani di don Paolo dopo ben 37 anni di impegno pastorale. A lui i primi ringraziamenti da parte del Vescovo e del segretario del Consiglio pastorale Antonio Ragozzino nel ricordare anni di condivisione, di lavoro, di confronto e soprattutto le generazioni che si sono susseguite in parrocchia, casa comune per molti.

A fare gli onori di casa anche il sindaco Francesco Coletta, accompagnato da alcuni Amministratori in rappresentanza dell’intero Consiglio comunale e il Commissario prefettizio di Pontelatone, Stefano Italiano.
Nutrita presenza di accompagnatori per don Paolo, anche da Piana di Monte Verna, altro centro in cui ha lavorato curando i gruppi del Catecumenato crismale. Ed è stata proprio la partecipazione giovanile, numerosissima ed entusiasta, a farsi notare su tutto: decine di ragazzi, la quasi totalità dei residenti nei piccoli comuni della zona, ha stretto in un abbraccio ideale il nuovo parroco sapendo ora di poter contare sulla continuità del lavoro già avviato.
Presa di possesso canonico secondo il rituale previsto: lettura della nomina; il saluto della Parrocchia a nome di Antonio Ragozzino; consegna del Vangelo, del Libro del Sinodo, degli Oli Santi. Poi l’incensazione dell’Altare; l’omaggio alla Patrona, la Vergine Assunta; l’apertura della porta d’ingresso della chiesa e quindi la consegna di alcuni “simboli” della parrocchia, in cui è racchiuso il significato della missione pastorale di ogni sacerdote: la consegna delle chiavi della chiesa, del fonte battesimale, del confessionale; l’ultimo gesto, quello che sancisce la “presa di possesso” don Paolo ha occupato la sede. Al termine, la lettura e la firma apposta anche da due membri della Parrocchia in qualità di testimoni.

L’arrivo di un nuovo parroco in una Comunità non è per stravolgere, sradicare o cancellare quello che si è costruito, ma per vivificarne la storia: Mons. Di Cerbo in questo modo ha invitato don Paolo ad inserirsi, ad innestarsi nell’esperienza e nella tradizione di un’antica parrocchia per ridonarle energia, idee e proposte da condividere, con la freschezza e l’energia che è naturalmente dei giovani.

Saluti istituzionali da parte del Sindaco Coletta: il benvenuto e l’augurio a fare bene insieme con lo sguardo rivolto a tutta la comunità, dai più piccoli agli anziani custodi della identità e della storia locali.

Al termine della celebrazione, gran festa di popolo nel salone parrocchiale dove tutti si sono stretti intorno a Don Paolo, in attesa di proseguire e il cammino intrapreso insieme da qualche tempo.

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