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San Potito Sannitico. Bonus per chi adotta un cane randagio

Il bonus prevede dai 200 ai 300 euro annui per i futuri padroni

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Chi trova un cucciolo, trova un tesoro! Sembra proprio sia così a San Potito Sannitico. Infatti, il comune dell’Alto Casertano attraverso una delibera di giunta ha stabilito che chi sceglierà di adottare un cane randagio riceverà un compenso che va dai 200 ai 300 euro annui.
Il requisito fondamentale per ottenere il bonus è il mantenimento del cane per alcuni anni, cui dovranno essere garantite le cure necessarie e i controlli della stessa amministrazione comunale sulla buona salute dell’animale. La somma di denaro servirà, infatti, a garantire al cane tutte le cure e le attenzioni di cui ha bisogno.
Il sindaco di San Potito, Francesco Imperadore, ha dichiarato in proposito:”Senza dubbio si tratta di un’iniziativa insolita ma l’abbiamo trovata molto interessante per combattere il randagismo”, aggiungendo che per avere ulteriori informazioni e chiarimenti, i cittadini possono recarsi in Comune.

La valida iniziativa interessa anche altri Comuni italiani
, come quello di Cividale del Friuli, che eroga un contributo una tantum di 1000 euro in due tranche di 500 euro ciascuna ai privati che ottengono in affido un cane tra quelli recuperati sul territorio comunale; a Pesaro, nelle Marche, il Comune dà un rimborso di 150 euro a chi porta a casa un cane o un gatto con più di cinque anni d’età. A Quistello, in provincia di Mantova è previsto un contributo di 200 euro, in forma di buoni alimentari e visite veterinarie per l’amico a quattro zampe.
A Terni bisogna andare velocemente al canile comunale. Il bonus da 150 euro in buoni alimentari è dato ogni anno solo ai primi cinquanta cittadini che si recano alla struttura. A Pordenone il contributo è di 250 euro, 125 dopo un mese, il resto dopo un anno. Ancora meglio un Comune nella stessa provincia: a Montereale Valcellina il contributo è di 750 euro, 500 dopo un mese, 250 trascorso un anno.
Questa soluzione rappresenta un vantaggio non solo per i futuri proprietari dei cani, ma anche per gli stessi comuni; il rapporto di Legambiente “Animali in città” ha stimato che per l’anno 2014 i Comuni italiani abbiano speso 250 milioni di euro per la tutela di cani e gatti randagi.
Di questi, 97 sono stati erogati per la gestione dei canili comunali.
In media un ente locale spende quattro euro al giorno per ogni animale ricoverato in una sua struttura, quasi 1500 euro all’anno. Per questo gli incentivi per chi adotta un animale si trasformano in un risparmio per le amministrazioni.
Che aspettare? Tanti cani cercano il calore di una casa e questa è un’occasione da non perdere!

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