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Alife, verso la sfiducia al Sindaco Maria Luisa Di Tommaso

I gruppi di minoranza L'Elefante e Uniti per Alife con il gruppo autonomo Alife Libera, hanno chiesto un nuovo consiglio comunale per le risposte alle interrogazioni inoltrate ormai da diverse settimane e per una mozione di sfiducia al Primo cittadino

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Foto repertorio

Sembrano mostrarsi compatti i gruppi di minoranza Uniti per Alife e L’Elefante – C’è un’altra Alife, a cui si affianca anche il gruppo autonomo Alife libera, nella richiesta ufficializzata questo pomeriggio, nel contesto del Consiglio comunale convocato sul bilancio: si va verso la sfiducia al Sindaco.
Immobilismo dell’attività politico-amministrativa: non cresce il dialogo con le opposizioni che su più punti hanno chiesto ufficiali confronti e interrogazioni; non si muove nulla per il bene della città da un punto di vista della promozione culturale, dell’ambiente, della tutela e valorizzazione del centro storico, della viabilità. Inadempienze amministrative aggravate dalla poca trasparenza (e lentezza) delle azioni finanziarie di cui i cittadini continuano a rimanere all’oscuro.
A farsi portavoce nelle settimane passate di questi aspetti, in maniera incisiva, l’avv. Vincenzo Guadagno del gruppo l’Elefante-C’è un’altra Alife trovando appoggio nelle altre parti di opposizione (sulla pagina facebook del gruppo L’Elefante è possibile prendere visione delle richieste inoltrate al Sindaco).

Oggi un Consiglio comunale in cui i tre gruppi oppositori hanno moralmente e fisicamente preso le distanze da ogni azione di questa Amministrazione: sotto accusa la distanza che continuamente impone la maggiornaza rispetto alle interrogazioni “a risposta orale” da cui ci si attende chiarimenti e posizioni ormai da tempo.
Una mancata considerazione del ruolo politico è quanto denunciano i gruppi che della situazione, questa mattina, hanno inoltrato un esposto al Prefetto Raffaele Ruberto.

Dopo gli interventi dei rappresentanti dei gruppi Pasqualetti (Alife libera) Di Caprio (Uniti per Alife) e Guadagno (L’Elefante) anticipando l’abbandono dell’aula, è stato comunicato al sindaco Maria Luisa Di Tommaso la richiesta di un nuovo Consiglio Comunale per le attese risposte alle interrogazioni e la mozione di sfiducia nei suoi confronti.

Alife, oltre la cronaca, rischia di vivere un nuovo tempo di destabilizzazione non solo amministrativo ma anche morale: la preziosità della politica duratura e della continuità di di questo nobile servizio rischia di mancare nuovamente con la possibilità di rendere fragile un tessuto civico già provato e ormai logoro dei continui rimpalli di gestione.
Tornano in causa i cittadini: la civiltà (espressa anche attraverso le azioni di voto e manifesta in forme di gestione per il bene comune) è una responsabilità di tutti.

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