Un nuovo intervento da parte del vescovo Mons. Orazio Francesco Piazza, vescovo di Sessa Aurunca e Amministratore apostolico di Alife-Caiazzo, per portare ancora una parola di conforto e di vicinanza, per suscitare nuovi entusiasmi e soprattutto il senso di responsabilità: il cammino verso la “fase due” dell’epidemia da Coronavirus non significa un ritorno alla normalità di prima ma ad una nuova normalità, fatta di regole necessarie e importanti in ambito civile ed ecclesiale come lui stesso sottolinea.
Il suo intervento in questa terza domenica di Pasqua, come i precedenti, è “accompagnato dal tentativo di sostenere tutto il vostro impegno e tutte le vostre stanchezze, non farvi sentire soli in tanti momenti che hanno segnato questo periodo non facile e non breve, nella famiglia soprattutto, là dove magari le tensioni, le stanchezze, le preoccupazioni sono ancora più determinate da quella difficoltà di poter organizzare una vita cosiddetta normale…”.
Non si ferma a questa considerazione il Vescovo, ma invita a guardare in profondità, a scorgere ben oltre gli apparenti disagi di queste lunghe settimane per ricavarne una sintesi che rappresenta un fondamento di valori da cui ripartire… “Forse proprio in questo periodo ci sono stati fatti dei grandi doni, innanzitutto il dono di aver cercato dentro di noi tutte le energie anche quelle che pensavamo di non avere. Lo sguardo nell’interiorità ha consentito di poter rileggere anche senso della nostra vita, della famiglia, delle relazioni, delle amicizie….della nostra fede”.
Parole che invitano a considerare il tempo, e ancora quello che ci sta davanti, come occasione per edificarsi…
Un fondamento imprescindibile da cui partire, a cui ritornare, da cui attingere è la recente esperienza della Pasqua: “Il Signore non ci lascia soli: ci ha dimostrato che l’amore e la misericordia sono tanto grandi da saper recuperare in ogni situazione e in ogni contesto. Ecco perché la fiducia in lui deve trovare corrispondenza nella nostra responsabilità…”.
