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Diocesi di Alife-Caiazzo. Gratuità, professionalità e speranza: i servizi di assistenza in collaborazione con il Servizio Sanitario

Centro diocesano per la Famiglia "Mons. Angelo Campagna" e Centro di Ascolto di Caritas sono i servizi che attualmente garantiscono la presa in carico e la cura delle fragilità di numerose famiglie, anziani soli, tossicodipendenti, minori con disagi

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La pandemia da Covid-19 che ormai da un anno ha profondamente intaccato il contesto sociale ed economico del nostro Paese (e del mondo intero), ha messo in luce quanto sia necessaria l’interazione fra Enti e Strutture che possano garantire ai cittadini, soprattutto alle fasce più fragili, quei servizi di assistenza, di vicinanza, di accompagnamento che ricuciono e sanano il loro rapporto con la realtà, con gli altri, e aiutano a costruire (o garantire) dignità.

È avvenuto in passato, ma le ultime vicende confermano quanto sia necessaria la Chiesa Cattolica con i suoi servizi sociosanitari nell’integrare l’offerta dello Stato Italiano oltre che, in alcuni contesti, quasi sostituirlo (per la totale gratuità dei servizi e per l’immediatezza del servizio), provvedendo ad accogliere, ascoltare, curare attraverso le opere diocesane messe in campo in tutta Italia.

La complessità del momento ha inasprito le difficoltà personali e familiari, la pandemia ha palesato disturbi psichici nascosti; lo stato di salute precario dei nostri ammalati è peggiorato a causa del prolungarsi delle attese per ricevere cure e servizi; i minori vivono uno stato di isolamento molto pericoloso e la crisi istituzionale, economica e valoriale alimenta vari fenomeni di dipendenza, da alcol, da sostanze stupefacenti, dal gioco d’azzardo…

Quasi tutte le Diocesi da tempo si sono organizzate per ampliare la propria offerta gratuita assistenziale in sinergia con le ASL e gli Ambiti territoriali proprio per le categorie a rischio. Lo scorso anno, per esempio, la Chiesa Cattolica italiana ha previsto aree di intervento ben precise per ogni categoria – famiglie problematiche, anziani, tossicodipendenti, immigrati etc.. – lì dove, disponendo di servizi qualificati, può mettersi al servizio dei bisogni di ciascuna di esse.  Seguendo queste indicazioni anche la Diocesi di Alife-Caiazzo ha rafforzato ciò che da 8 anni esiste e si concentra nel Centro Diocesano per la Famiglia “Mons. Angelo Campagna” che guidato dal direttore dr. Davide Cinotti opera in una struttura di rete anche in sinergia con il distretto sanitario n.15 dell’Asl ed in particolar modo con il CSM (Centro di Salute Mentale), con l’Area Materno Infantile e con il  Ser.D. .

Allo stesso modo il Centro di Ascolto della Caritas Diocesana coordinato dal Direttore Don Alessandro Occhibove, fa da sentinella sullo stato di povertà del territorio ed è agente indiscusso della maggior parte delle opere di carità erogate dalla Diocesi stessa. Sono le uniche opere diocesane legalmente riconosciute che realizzano progetti in attività consulenziale, di supporto e di sostegno a soggetti singoli ed a numerosi nuclei familiari. Molto stretta è inoltre la collaborazione tra queste due realtà da diverso tempo.

 Tempo di bilanci… 
Più di una volta, durante questi mesi di pandemia abbiamo aggiornato sullo stato di attività del Centro per la famiglia, soprattutto quando i lunghi mesi di lockdown primaverile hanno rappresentato un momento di solitudine e smarrimento per le tante persone qui in cura. Non sono mai venuti meno i contatti, che seppur a distanza hanno garantito vicinanza, carità, attenzione, e aperto ugualmente varchi di speranza.

Nell’ultimo semestre sono stati 126 gli utenti assistiti (quasi tutti in psicoanalisi) di cui, per la collaborazione siglata con gli Enti sanitari, 4 casi di tossicodipendenza attualmente seguiti; 77 casi di famiglie multiproblematiche; 13 minori con disagi; 6 anziani….

 La mission 
Nello specifico il Centro Diocesano Famiglia attendendosi alle normative vigenti nell’Ordinamento dei Consultori Familiari d’ispirazione cristiana, ha sostenuto con la rete dei servizi la condivisione dei criteri orientativi che hanno rappresentato il terreno di confronto per la costruzione di riferimenti concettuali e metodologici comuni imprescindibili per lo sviluppo di questo tipo lavoro. E cioè:

• considerare la tutela dei minori come parte di un approccio integrato ai temi della famiglia. Non si può isolare un minore problematico senza aver esaminato insieme le diverse sfaccettature delle relazioni familiari (se esiste una famiglia visto che qualche volta abbiamo minori soli oppure con un solo genitore)

• collaborare a stretto contatto con ASL, Tribunali civili e dei minori, Ambiti Territoriali sviluppando la capacità di trovare soluzioni integrate ai problemi posti dalla famiglia, del paziente psicopatologico,  dal minore problematico, dal tossicodipendente con situazione di comorbidità psichica. Tali soluzioni prevedono una corresponsabilità tra gli attori; naturalmente chiarendo la titolarità degli interventi, i diversi ruoli e i livelli di competenza.

• il servizio di psicoterapia per il paziente seguito dal Ser.d con problemi di dipendenza da alcol, droga o dal gioco d’azzardo, prevedono il coinvolgimento   dell’ASL (primo inviante) e dei Servizi Sociali Comunali, al fine di sviluppare reti di prossimità sociale che ottimizzino l’uso delle risorse territoriali e promuovano positivi progetti di inserimento in  comunità riconosciute e accreditate dall’ASL CE.

Agire di comune accordo e con trasparenza, mettere in rilievo le competenze, orientare l’utenza a vivere in maniera più agevole e non lasciare indietro nessuno. Proteggere i più fragili dalla confusione e far sì che possano affidarsi a chi ha le competenze per gestire le situazioni più complesse e problematiche.
La Diocesi di Alife-Caiazzo – attraverso il Centro per la Famiglia e il Centro di Ascolto della Caritas – continua a scommettere sulla fragilità: perché anche nelle storie più buie possa innestarsi un seme luminoso che dia frutti di speranza e di dignità.

La gratuità del servizio offerto resta il principio affinché tutti, nessuno escluso, si vedano una mano tesa e una strada spianata nel cammino di lento recupero sociale, mentale, fisico… e in questa strada il carico sia meno pesante.

Contatti Centro Diocesano per la Famiglia
Facebook – Cell. 366 1547752 – Mail centrodiocesanofamiglia@virgilio.it

Contatti Caritas diocesana
Facebook – Cell. 333 5684032 – Mail caritas@diocesialifecaiazzo.it

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