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A Raviscanina il Palio di Celestino V. Costumi, spettacoli e approfondimenti dal sapore medievale

Sabato 2 e domenica 3 settembre torna l'appuntamento con la rievocazione organizzata dalla Pro Loco Rupecanina, dedicata al Papa del "gran rifiuto"

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Foto di repertorio

A Raviscanina si rinnova l’appuntamento con il Palio di Celestino V, la rievocazione medievale promossa dalla Pro Loco Rupecanina, quest’anno in programma per sabato 2 e domenica 3 settembre. Il Concerto Bandistico “Città di Monteroduni”, diretto dal m° Giovanni Capone, regalerà una suggestiva cornice musicale alla Festa e al Palio, che si svolgeranno sabato 2, a cominciare dal pomeriggio, quando il Quadro di Celestino V, donato alla comunità di Raviscanina dall’Abbazia Cistercense di Casaluce, sarà accompagnato in processione. La serata proseguirà con la Corsa delle Botti, la serata musicale sul Sagrato della Chiesa del Sacro Cuore e l'”incendio coreografico” della facciata della chiesa.

Dame, cavalieri, popolani, nobili e regnanti animeranno i vicoli del borgo medievale di Raviscanina, i cui colori si rifletteranno nelle tele che saranno esposte da artisti di diversa provenienza domenica 3 nell’Estemporanea di Pittura. Uno dei momenti più significativi della due giorni sarà il Convegno dedicato alla figura di Celestino V, il Papa del gran rifiuto, mutuando l’espressione dantesca, e al suo luogo di nascita, che si terrà alle 17.00. Al Convegno, moderato dal giornalista Guglielmo Ferrazzano, parteciperanno Vincenzo Castrillo, sindaco di Raviscanina; Costantino De Cristofano, presidente della Pro Loco Rupecanina; don Gregorio Urrego, parroco di Raviscanina; il parroco dell’Abbazia-Santuario Celestiniano di Casaluce, don Michele Verolle; lo storico Ercole De Cesare, depositario delle ricerche realizzate dall’avvocato Caiazza.

La figura di Celestino V, la cui nascita, secondo le fonti, sarebbe avvenuta nei pressi del Castello che un tempo imperava su Sant’Angelo d’Alife e Raviscanina, e noto, inoltre, per aver fondato 36 monasteri e promosso una dimensione spirituale di cui l’Alto Casertano reca ancora segni visibili, è stata e continua ad essere oggetto di studio e interesse da parte di diversi storici. È il caso dell’avvocato Domenico Caiazza, al quale si devono i volumi Il segreto di Celestino V Terra laboris felix terra, frutto di un lavoro scrupoloso compiuto per amore della verità storica.

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