
Anna Nicoletti – Un inventore e un atleta: così il Vescovo mons. Giacomo Cirulli presenta la figura di San Paolo, protagonista del sussidio di quest’anno per i grest che si svolgeranno in estate nelle tre diocesi. “Paolo è stato un uomo che ha amato Gesù così profondamente da arrivare ad inventare nuove parole per evangelizzare e far capire quanto grande sia l’amore di Dio. […] Ed è stato un uomo che ha camminato tanto e lottato tanto e che, alla fine, ha atteso solo di essere incoronato vittorioso, non dagli uomini, ma da colui che ha amato più di tutti: Gesù Cristo.” Un amore indefinibile, dunque, così grande da non poter essere contenuto in nessuna delle parole o definizioni che Paolo conosceva: era questa la natura del rapporto che lo legava a Cristo. Paolo era, però, anche un uomo forte e tenace, in un modo che è tipico degli atleti e dei giovani e, in questo, c’è molto di attuale, perché è la cifra distintiva di tutti coloro che continuano ad andare avanti nonostante le difficoltà e i cambiamenti, soprattutto in un’epoca come la nostra. L’augurio di mons. Cirulli è proprio questo: continuare a camminare, continuare ad essere costanti e a cercare ancora, ogni giorno, nuove parole per evangelizzare e raccontare, soprattutto ai bambini, quanto infinito sia l’Amore di Dio. Una responsabilità importante e onerosa attende, dunque, gli animatori quest’anno: percorrere le orme di un uomo che per tutta la sua vita non si è mai fermato e che ha sempre cercato una strada per arrivare, e far arrivare, a Dio.
Il sussidio Il sussidio di quest’anno si presenta con una grafica nuova, più colorata e molto vicina alle rappresentazioni dello Studio Ghibli. Grazie anche all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, come i componenti della Pastorale Giovanile hanno sottolineato, è stato possibile creare un libretto che punta molto sul materiale digitale. L’equipe di Pastorale delle tre diocesi, guidata da don Raffaele Farina, don Paolo Vitale e Fiorentino Andolfi, con la collaborazione di più volontari, è così riuscita ad unire tecnologia e tradizione, una conquista quanto mai inusuale in un contesto che vede la prima prendere sempre più piede a discapito della seconda. Un’evoluzione si è prospettata anche nella presentazione: dopo il momento di preghiera e le parole del Vescovo, si è poi ballato sulle note dell’inno scritto e musicato per questa edizione del grest; successivamente è stato dato spazio ai presenti che, sorteggiati, hanno preso parte a uno dei giochi proposti dalla guida; poi una mini rappresentazione teatrale dal carattere anticonvenzionale che ha raccontato la storia di Paolo.
Scandito su un arco temporale di otto giorni, il sussidio “A Gonfie Vele” racconta la seconda parte della vita dell’apostolo delle genti, dalla conversione al viaggio a Roma. Ogni tappa è contraddistinta da un titolo e un simbolo, da un passo tratto dagli Atti degli Apostoli, da una piccola riflessione e, alla fine, da attività connesse all’argomento del giorno. Alle parrocchie quest’anno è stato fornito molto più materiale multimediale visionabile tramite i vari QR code presenti sulle pagine centrali di ogni tappa. All’inizio del sussidio è presente una parte dedicata alla formazione di educatori e animatori; alla fine varie proposte di giochi. Nelle ultime pagine è possibile trovare il testo dell’inno di quest’anno e un QR code che rimanda a un video dove sarà possibile osservare la coreografia. La guida termina con alcune parole tratte dal discorso del Santo Padre, Leone XIV, ai Fratelli delle Scuole Cristiane: il papa, consapevole dell’esplosività e poliedricità dei giovani, invita comunque all’aiuto. I giovani sono un qualcosa in “potenza” che va aiutata a crescere in maniera armoniosa e sana, per far sì che gli “atti” di domani possano portare ancora più ricchezza. Annunciata la notizia che il prossimo 6 settembre ci sarà una festa interdiocesana sui temi del grest “A gonfie vele”.
Foto Anna Nicoletti, Chiara Sgueglia