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Castel Campagnano. Papa Francesco proclama 4 nuove sante, tra esse la fondatrice delle suore Vittime Espiatrici di Castel Camapagnano

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Dal 1940 a Castel Campagnano, le suore Vittime espiatrici hanno donato al piccolo paese cura e assistenza

La Redazione – In occasione del Concistoro tenuto a febbraio Papa Francesco aveva annunciato l’imminente canonizzazione di 4 donne, come poi è avvenuto domenica mattina, in Piazza San Pietro, nella festa dell’Ascensione.
Si tratta della religiosa francese Giovanna Emilia De Villeneuve, delle due suore palestinesi Maria Alfonsina Danil Ghattas e Maria di Gesù Crocifisso e la religiosa napoletana Maria Cristina Brando.
Quest’ultima, al secolo Adelaide Brando, nata a Napoli nel 1856 e morta a Casoria nel 1906, è stata la fondatrice della congregazione delle suore vittime espiatrici di Gesù Sacramentato.
A Castel Campagnano, dal 1940 la presenza di questa congregazione è stata un segno forte di spiritualità e riferimento morale; diverse generazioni sono cresciute guardando all’esempio e contando sulla cura amorevole e materna delle suore che si sono avvicendate negli anni, residenti in paese presso palazzo Cusani, donato dall’omonima famiglia alle religiose.
brando maria crisina dell'immacolata concezioneA proposito di suor Maria Cristina Brando, Papa Francesco ha detto: “La relazione con Gesù Risorto è l’atmosfera in cui vive il cristiano e nella quale trova la forza di restare fedele al Vangelo, anche in mezzo agli ostacoli e alle incomprensioni: Rimanere nell’amore: questo ha fatto anche suor Maria Cristina Brando. Ella fu completamente conquistata dall’amore ardente per il Signore; e dalla preghiera, dall’incontro cuore a cuore con Gesù risorto, presente nell’Eucaristia, e di lì riceveva la forza per sopportare le sofferenze e donarsi come pane spezzato a tante persone lontane da Dio e affamate di amore autentico”.
Finalità dell’opera da lei fondata a Casoria, ospitata presso palazzo Maglione, fu l’adorazione perpetua, la formazione delle giovani di umili origini, l’insegnamento catechistico e scolastico, l’assistenza e la cura dei bambini di famiglie povere.
Oggi a Castel Campagnano vive solo suor Maria Lidia, al secolo Immacolata Norelli, nata a Frasso Telesino nel 1929, l’unica rimasta in paese, seppur in passato la comunità, più consistente nei numeri, abbia vantato la presenza di 4 o 5 religiose che fino al 1980 gestivano una scuola dell’infanzia.
Pur di essere presenti sul territorio, e quindi non far mancare la vicinanza alla comunità di Castel Campagnano e a quelle limitrofe, la congregazione religiosa delle Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato sta realizzando presso palazzo Cusani una casa di accoglienza per anziani ed essere così lievito che fermenta nell’annuncio del Vangelo.
Domenica, in Piazza San Pietro, anche Mons. Valentino Di Cerbo, ex alunno delle suore Vittime espiatrici che a Frasso Telesino (paese d’orgine del Vescovo) gestivano un’asilo; Mons. Di Cerbo, presente in più di un’occasione alle iniziative della Congregazione ha risposto all’invito a partecipare ad un momento di forte spiritualità nel ricordo della concreta testimonianza di suor Maria Cristina Brando.

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