Il fermo forzato degli impianti di risalita, per obsolescenza, mina ancora il prosieguo delle attività sportive e il futuro del turismo
Il turismo sportivo legato alla stagione invernale, in provincia di Caserta, è praticamente al capolinea. La bella e suggestiva località di Bocca della Selva anche quest’anno rimarrà orfana dei suoi appassionati, quelli che per decenni hanno frequentato la Sciovia del Sole e vissuto esperienze e emozioni indimenticabili. Per il secondo anno consecutivo gli impianti di risalita della pista Cristallo rimarranno off-limits per la sopraggiunta obslescenza: dopo il ciclo di attività trentennale, come anticipato già più volte da Il Mattino, gli skilifts dovranno essere completamente sostituiti e rimpiazzati da impianti nuovi di zecca.
Una notizia che, già lo scorso anno, destò scalpore e lasciò di stucco tutti gli operatori del settore, specialmente per la mancanza di un’intesa fra il Comune di Piedimonte Matese, proprietario delle piste di sci alpino, e la Società Impianti Scioviari del Matese. Intesa che nemmeno per questa stagione sciistica, ormai ai nastri di partenza, sembra essere stata raggiunta.
Così, le festività natalizie sono trascorse nella tristezza e nella monotonia: skilifts fermi, in attesa di una nuova stagione di rilancio che tarderà ad arrivare. Le procedure di smontaggio e smaltimento delle attrezzature obsolete meriterebbero accordi precisi fra Comune e società di gestione, che al momento mancano del tutto.
Uno schiaffio all’impegno di associazioni e operatori turistici che, gli anni scorsi, hanno fatto di tutto affinché Bocca della Selva potesse riconquistare il target delle famiglie e degli sciatori in erba, che sulle piste della Cristallo e della Cristallo Vetta avrebbero continuato a trovare un’ottima palestra per praticare sci alpino e anche per apprendere i rudimenti della disciplina.
Ma non c’è solo il ricordo dello sport agonistico ad intristire gli animi di questo avvio di stagione invernale: Bocca della Selva è stata, per anni, il fulcro di attività e iniziative legate al folclore e al turismo, manifestazioni che hanno scritto un lungo pezzo di storia di questa località suggestiva e che ora fanno parte di un grande libro di fiabe già lette. Il Comune, tuttavia, spera in un parziale rilancio della località, pur se slegato dalla pratica dello sci alpino: grazie ai circa cinquecentomila euro dei fondi del piano integrato rurale per le aree protette, sono previsti alcuni interventi di riqualificazione paesaggistica relativi agli chalet e ad altre migliorie che potranno rendere senz’altro più accogliente la località. Già, ma accogliente per chi? Senza la manovia e senza gli impianti di risalita in funzione, l’attrattiva complessiva della stazione di sport invernali cala enormemente.
Tutto ciò, in un generale, assordante, silenzio istituzionale interrotto soltanto, di recente, da una riunione richiesta dalla Pro Loco di Bocca della Selva, tenutasi presso la sede dell’Ente Parco del Matese, disertata da molti rappresentanti istituzionali e conclusasi con una dichiarazione di buoni propositi fra la stessa Pro Loco e l’Ente Parco. Ben poca cosa, dunque, rispetto a un serio piano di valorizzazione del turismo invernale, pur se tra le ovvie difficoltà legate al reperimento di fondi e risorse economiche che, su questo settore, non trovano capitoli di spesa da parte della Regione. Una piccola grande ferita per chi ha creduto davvero nello sviluppo di questa località. A cominciare da ristoratori e gestori degli impanti, che già da alcuni mesi hanno chiuso le attività del rifugio Cristallo. Ben immaginando che la sostituzione integrale degli impianti della pista Cristallo fosse un problema non di poco conto, di sicuro non risolvibile in piena stagione invernale. Sipario.
fonte: Il Mattino
(foto G.Capobianco)