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Terremoto. Le ordinanze di sgombero sono meno del previsto. La Caritas attende i report dei Sindaci per intervenire

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I Vigili del Fuoco rimangono in città. L’ultima scossa, di magnitudo 2.5 è stata registrata questa mattina alle 6.47

La Redazione – Al Com (Centro Operativo Misto) si continua a lavorare: il Viceprefetto Maria Luisa Fappiano quest’oggi non ha lasciato la sede operativa allestita presso il Comando del Corpo Forestale dello Stato in via Caso e con lei i Vigili del Fuoco di turno in questo giorno di festa.  Seppur l’emergenza  – da un punto di vista oggettivo sembra lentamente rientrare (lo confermano le sempre più rare scosse di assestamento), si pongono continuamente all’attenzione degli esperti le necessità della popolazione sgomberata, l’urgenza di controlli alle strutture private e pubbliche, la messa in sicurezza dei luoghi maggiormente colpiti.
IMG_5392Ci vorranno ancora giorni per “smaltire” l’enorme numero di richieste di verifica dell’agibilità dei luoghi: anche per questo motivo, i sindaci di Piedimonte, Alife, Castello, San Potito, San Gregorio, Gioia Sannitica che ieri mattina hanno incontrato il Prefetto Carmela Pagano hanno ottenuto la possibilità che il Com rimanga ancora attivo e che da parte dei Vigili del Fuoco proseguano le verifiche agli edifici pubblici e privati.
I Pompieri che avrebbero dovuto lasciare Piedimonte oggi stesso, ci comunicano che rimarranno in città fino a mercoledì, salvo ulteriori proroghe.
Ad oggi sono  23 le ordinanze di sgombero a Piedimonte, 4 a Castello del Matese e 1 a Gioia Sannitica: molto meno di quello che inizialmente si ipotizzava, ma non è detto che questo numero non aumenti con il procedere delle verifiche.  Le difficoltà oggettive che i Comuni potranno incontrare nelle prossime ore non sono ancora quantificabili, tuttavia potrebbe presentarsi la necessità di aiuti alle Amministrazioni sia per la collocazione delle famiglie sia per la distribuzione di beni di prima necessità  di cui la Diocesi di Alife-Caiazzo si è resa disponibile all’indomani del sisma: la Caritas infatti attende dai Primi cittadini, in queste ore, un report preciso dei beni (ed eventualmente degli alloggi mobili) che Caritas Italiana è pronta ad inviare, tenendo conto delle effettive e concrete esigenze segnalate. Coordinamento è la parola d’ordine che si impone in queste ore perché con ordine, calma e discrezione non venga escluso nessuno dalla lista delle emergenze.
IMG_5489Dalle parole del Sindaco di Piedimonte, Vincenzo Cappello, traspare la fiducia per le rassicurazioni fornite dal Prefetto alla richiesta di interventi che mettano in sicurezza luoghi pubblici e privati, così come i luoghi di culto, che, come ben sanno gli esperti, dipendono da voci di bilancio diverse tra loro. Tra le note presentate dai sindaci alla dottoressa Pagano, la possibilità di finanziamenti tramite mutui agevolati per facilitare la ricostruzione delle case terremotate.

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