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Piedimonte Matese. La biblioteca comunale “parla giovane”

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Arti di Cviltà: poesia e pittura sulle pareti dell’edificio pubblico, l’arte dei graffiti cambia il volto di questo luogo

La Redazione – L’idea è nata dai giovani, e i giovani l’hanno realizzata in tutte le sue fasi avendone cura sin nei minimi dettagli: progettazione, organizzazione, realizzazione. Stiamo parlando dei graffiti che ornano la pareti esterne della Biblioteca comunale Aurora Sanseverino. Accostamento insolito, quello tra writing, poesia, e libri, ma che nell’evento intitolato Arti di Civiltà ha trovato un’originale realizzazione.
Tutto è nato osservando le pareti della biblioteca prese d’assalto da schizzi occasionali realizzati con bombolette spray, dall’aria di classico atto vandalico nei confronti di un’opera pubblica, e nel nostro caso di un bene pubblico. Da qui, Marco Altieri – per gli amici Furetto – e Giovanni Timpani – in arte Zonk – hanno presentato al comune di Piedimonte un progetto di writing art per dare alla biblioteca un nuovo aspetto, rivestendola secondo un linguaggio e un aspetto giovanili senza tradire la sua vocazione culturale: per questo motivo le pareti dell’edificio adiacente la Villa Comunale adesso ospitano i volti di Aurora Sanseverino, poetessa arcadica di Piedimonte, Dante Alighieri, William Shakespeare e Oscar Wilde.
biblioteca-comunale_piedimonte-matese3Qualche scambio di battute con l’artista che ha realizzato il lavoro, Giovanni Timpani, 25 anni, laureato all’Accademia di Belle Arti di Napoli: “Questo genere di arte ancora non è riconosciuta come tale, eppure anch’essa è l’espressione di un genio, anch’essa interpreta il linguaggio e il sentimento delle persone…forse nel nostro caso di una generazione più giovane”.
L’arte del graffito è un continuo “divenire”, la realizzazione di una scena nasce e si sviluppa non solo grazie alla presenza dell’artista che vi lavora, ma anche grazie a chi vive la strada insieme all’autore dell’opera: “Sono i passanti, la gente seduta a guardare e a commentare, i curiosi, gli amici…tutti sono parte attiva del lavoro, e di conseguenza, questo finisce per essere il lavoro di tutti”. Un vivace concetto di partecipazione, che ben traduce il significato di questa arte.
In realtà gli amici di Furetto e Johnny hanno dato più di un contributo, alcuni di loro sono studenti, altri sono in cerca di lavoro, ma per l’occasione hanno prestato gratuitamente e spontaneamente il loro tempo ripulendo e imbiancando le pareti della biblioteca: Francesco Cinotti, Maurizio Cioffi, Giuseppe Salomone, Alessandro Labriola, Luca Moscatiello, Marika Ricciardi, Arianna Bocchiddi.
Il progetto, che è stato presentato al Comune e che a trovato sostegno nella persona di Costantino Leuci, vicesindaco con delega alla Cultura, ha previsto anche la promozione di momenti di animazione in Villa, attraverso musica e stand. Anche in questo caso sono stati numerosi i giovani che hanno risposto all’appello, ognuno esponendo la propria arte pittorica, fotografica o di artigianato. E così sabato e domenica sera, la Villa ha rivissuto la festa che forse le mancava da un po’.

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