Home Primo Piano Alto Casertano. Distribuzione postale al collasso: la lettera dell’ex direttore Pirolo

Alto Casertano. Distribuzione postale al collasso: la lettera dell’ex direttore Pirolo

Da ex Direttore dell'Ufficio postale di Piedimonte Matese, Pirolo ci "consegna" alcuni preziosi consigli su come prevenire il disagio legato al mancato recapito postale degli ultimi due mesi

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poste italianedi Ettore Pirolo*

Credo che tutti i cittadini si siano accorti che la corrispondenza non viene recapitata dai portalettere da oltre sessanta giorni.
Bollette di Luce, Metano, SKY, Premium, Telecom, rinnovo Assicurazioni, Tributi locali ecc. giacciono nei locali delle Poste Italiane.
Settimanali, Lettere prioritarie e Pacchi hanno subito un totale blocco, con conseguenze gravissime per tutta la popolazione. Personalmente non ricevo il settimanale di Famiglia Cristiana dal mese di Novembre.
Abbiamo letto che sono previsti incontri tra le Amministrazioni locali, Sindacati e Dirigenti a vario livello con l’Amministrazione Postale. I risultati, purtroppo, potrebbero essere limitati, perché i disservizi riguardano non solo i centri del Casertano, ma tutto il territorio nazionale.

Perché succede tutto questo?
Prima di Novembre, teoricamente, le Poste assicuravano la distribuzione tutti i giorni feriali ad eccezione del sabato. Comunque si era fortunati se si vedeva il postino una volta alla settimana. Poi i portalettere furono organizzati per la distribuzione a giorni alterni. Ridotto o dimezzato il personale, si è verificato il blocco ad eccezione dei soli oggetti a firma e cioè Raccomandate, Assicurate, Atti giudiziari.

Le conseguenze saranno pesantissime.
Nella impossibilità di effettuare i versamenti scaduti, i vari Enti sopra citati saranno costretti ad inviare i solleciti con raccomandata, come da regolamento, comunicando l’importo da versare con i relativi aggravi di mora. Ma qui sorgerà un nuovo problema. Finché le raccomandate sono limitate nel numero, il portalettere riesce a smaltirle, ma quando il numero è enorme, per casi eccezionali, non sarà più possibile distribuirle tutte in tempi brevi. A Piedimonte ci saranno alcune migliaia di nuclei familiari che riceveranno tali solleciti, quindi si bloccherà o ritarderà anche la distribuzione degli oggetti a firma.

Allora che fare?
Sperare in un proficuo incontro tra le Autorità locali, speriamo nazionali, e l’l’Ente Poste. Ma il consiglio che mi sento di dare, ai cittadini che possono farlo, è chiedere la domiciliazione delle bollette, limitare o non rinnovare gli abbonamenti ai settimanali, ma recarsi presso le edicole (una volta si ricevevano puntualmente per posta anche i quotidiani) registrarsi ai vari siti Web, con la ricezione, via e-mail di fatture e corrispondenza varia.
Chiedere, per telefono, ai gestori dei servizi sopra menzionati, gli importi in scadenza ed effettuare i relativi versamenti tramite i tabaccai o le stesse Poste.

*Ex Direttore dell’Ufficio Postale di Piedimonte Matese ed ex Coordinatore della Poste di Caserta

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