Home Territorio Rally del Matese: vince la Puglia. Due giorni di gare e socialità

Rally del Matese: vince la Puglia. Due giorni di gare e socialità

Ancora una "vetrina" per il Matese con il Rally disputato il 9 e il 10 luglio toccando anche i comuni di Alvignano, San Potito Sannitico e Gioia Sannitica. Non sono mancate le polemiche tra i cittadini per la sicurezza stradale e la riduzione dei disagi

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Si è concluso con il trionfo, nella classifica assoluta, dei pugliesi Francesco Rizzello (pilota) e Gabriele Passaseo (navigatore) a bordo della loro Skoda Fabia (RC2N/R5- RALLY2), la 9a edizione del Rally del Matese con arrivo e premiazioni ieri sera, 10 luglio, in una gremita Piazza Roma a Piedimonte Matese. Due giorni di sport ad alta velocità, tra attese, entusiasmo ed immancabili polemiche sulla sicurezza e la viabilità delle strade.

Il podio

Tra consensi e polemiche
Il Matese (nella mente di associazioni ed enti organizzatori) ormai da qualche anno scommette sulla visibilità del territorio, sull’organizzazione e l’accoglienza, sulle bellezze paesaggistiche e culturali da mostrare; ed è accaduto che dopo i due lunghi anni di stop a causa della pandemia sono riprese le manifestazioni come quella del Rally, a cui ci sono da aggiungere le altre – sportive e non solo – che da  settimane si fanno notare…
Per due giorni Piedimonte Matese e gli altri comuni toccati dalla gara sono stati movimentati da piloti, famiglie, curiosi, cittadini; tanti i consensi tra coloro che hanno visto nella manifestazione non solo l’occasione di una temporanea visibilità ma anche di un indotto economico rafforzatosi per l’evento a beneficio di piccole attività commerciali, della ristorazione e i servizi di ospitalità alberghiera. Dall’altro lato le polemiche per la sicurezza non garantita ai cittadini in alcuni punti del percorso di gara coincidente con normali attraversamenti pedonali o automobilistici, ma anche il peso dell’inquinamento prodotto dai motori (senza considerare invece le garanzie che queste auto più di altre forniscono). Due facce della stessa medaglia che è la cittadinanza, la stessa che attende l’evento, l’iniziativa, che saluta con piacere quelle culturali e con meno interesse quelle sportive o viceversa. La misura giusta? Non resta che nell’accogliere le novità, informarsi, partecipare, e perchè no, chiedere che avvengano nel “rispetto” dei luoghi e delle persone; ma anche nel condividere un discreto momento di vitalità e di socialità che per altri lunghi mesi dell’anno sembra difficile da realizzare.

La festa, la gara, i numeri
Frastuono ma anche sorrisi; fari puntati e colori; musica e microfoni hanno “segnato” le ultime due giornate nel Matese.
Ritorniamo ai numeri, alla cronaca che gli sportivi si aspettano raccontando che il secondo gradino del podio è andato al team del Lazio, seppur con un distacco minimo, dei ciociari Carmine Tribuzio e Fabiano Cipriani a bordo sempre di una performante Skoda Fabia della stessa categoria dei vincitori. Della stessa categoria anche il bolide dei terzi classificati, Gianluca D’Alto e Mirko Liburdi, pilota salernitano e navigatore ceccanese. Grandi performance iniziali, nel percorso di Alvignano, anche per il binomio ligure Arza’-Moriconi che ha concluso i circa 6 chilometri di percorso in un tempo di 3,26.0.

Otto le prove totali, compresa quella spettacolo che si è svolta in notturna nel centro cittadino di Piedimonte Matese. Alvignano, Piedimonte Matese, San Potito Sannitico e Gioia Sannitica sono i territori comunali coinvolti in questa due giorni ricca di adrenalina e spettacolarità. Piccolo incidente verso la fine ma, fortunatamente, con conseguenze non gravi per il malcapitato equipaggio. Sono stati 157,79 i chilometri totali, di cui 95,08 di Trasferimenti e 62,71 di Prove Speciali.

“Un’edizione molto difficile, – hanno reso noto gli organizzatori dell’ASD New Matese Motorsport – ma di certo non sono state grandi le emozioni e le soddisfazioni che il Rally del Matese continua a darci. Un ringraziamento va a tutti gli sponsor e a tutte le istituzioni che ci anno supportato, senza di loro non avremmo potuto festeggiare questo sport e il territorio matesino”.

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