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Firenze 2015. “Una Chiesa rinnovata è possibile”, le parole di Mons. Valentino Di Cerbo

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Uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare, le 5 “vie” di Firenze. I verbi su cui ha “ragionato” la Chiesa italiana.
Ecco la Chiesa italiana: annunciare la gioia, non la paura: la gioia non è allegrezza da esibire, né superficialità, né senso di superiorità, né sarcasmo, né cinismo, ma profondità, leggerezza e umiltà.

La Redazione – Firenze cambia il volto della Chiesa Italiana? Può essere! Può venire da 2200 delegati riuniti nella bella città italiana una nuova idea di Chiesa? Concretamente qualcosa si sta muovendo.

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Fr. Goffredo Boselli (comunità monastica di Bose). Relazione su una delle 5 “vie” di Firenze, Trasfigurare

Questa volta il Convegno si è acceso diversamente. Anche merito della presenza di Papa Francesco, giunto in apertura, un pò a dettare il passo delle riflessioni e dei confronti che si sono tenuti. E così i grandi convegni della Chiesa italiana che si andavano opacizzando, in questo momento tornano più vivi e più motivati: merito – e di questo bisogna dare riconoscenza al metodo di lavoro studiato per l’occasione – anche del metodo utilizzato per il confronto.
Per spiegarci meglio.
“Questo convegno ci sta insegnando soprattutto che la Chiesa si costruisce sognando insieme intorno ad un tavolo – Così da Firenze Mons. Valentino Di Cerbo – guardandosi in faccia, mettendosi in discussione, come persone responsabili, capaci di lavorare insieme, come una bella squadra, appassionandosi alla causa del Regno come Gesù”.
Non più platee assorte nell’ascolto di lunghe relazioni; ma dalle brevi e stimolanti testimonianze, questo Convegno ha poi dirottato i presenti su centinaia di tavole rotonde dove per ore gruppi di 10 persone hanno “ragionato”, si sono raccontate, si sono ascoltate, hanno scoperto l’una nell’altra l’esperienza diversa di essere Chiesa: le paure, le proposte, le contraddizioni, l’esperienza felice di essere comunità, o quella contrastata da un secolarismo crescente o da una distorta visione della grande famiglia cristiana.
E proprio sulla esperienza rinnovata di essere Chiesa – quella che sa ascoltare e confrontarsi – ritorna il nostro vescovo Valentino: “Che bella cosa essere Chiesa così come ci ha indicato Papa Francesco: umile, disinteressata, felice di essere chiamata a compiere quei gesti di Gesù che costruiscono il nuovo umanesimo, il nuovo modo di vivere la bellissima avventura di essere uomini accolti e amati come figli del nostro padre Celeste”.
Il Convegno di Firenze, ormai alle battute finali in queste ore, ha rivelato il volto di una Chiesa che sa dialogare, che al suo interno sa provocarsi senza rompersi: non si è trattato di una convention celebrativa, ma di un vero e proprio esercizio di partecipazione sinodale: “Da questa esperienza, mi viene forte un auspicio, un sogno non difficile da realizzare: una chiesa diocesana in cui per primi i sacerdoti siano appassionati di sinodalità, capaci di unire le proprie famiglie parrocchiali e di pensare con il Vescovo una famiglia diocesana più bella che susciti la voglia di Gesù…, una famiglia diocesana che porti alla gente il vero volto della Chiesa, che di fatto non corrisponde agli scandali che in questi giorni riempiono le pagine dei grandi giornali, della tv, e gli scaffali delle librerie”.
Le parole del Vescovo sono cariche dell’entusiasmo di chi ha vissuto questi giorni di Firenze come un momento “vero”, da portare a casa e farne dono alla propria chiesa: “A Firenze stiamo sperimentando altro, stiamo vedendo il volto concreto e affascinante della comunità dei discepoli di Gesù”.
Entro le 13 sarà tutto finito…a Firenze. L’umanesimo qui raccontato continua nella ferialità delle nostre piccole chiese sparse in Italia.
(Foto Mons. Valentino DI Cerbo)

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