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La Visita Pastorale del vescovo Valentino Di Cerbo tra gli studenti: giovani intelligenti, curiosi, e pronti a mettersi in discussione

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Una settimana densa di incontri. La Visita Pastorale del vescovo Valentino nel borgo di Sepicciano svela alla Chiesa di Alife-Caiazzo l’emergenza di essere vicina alla gente, sempre di più

La Redazione – Mons. Valentino Di Cerbo ha ripreso la Visita pastorale alle parrocchie della Diocesi di Alife-Caiazzo. Siamo nella Forania di Piedimonte Matese che comprende i comuni di Castello del Matese, San Gregorio Matese, San Potito, Piedimonte Matese e le frazioni di Calvisi e Carattano di Gioia Sannitica.
Come avvenuto già per le circa 30 parrocchie già visitate, la settimana del vescovo Di Cerbo si è arricchita di appuntamenti con la comunità di Sepicciano, la prima interessata da quest’ultima a fase della Visita Pastorale.valentino di cerbo vescovo al liceo galilei
Centri di ascolto, visita agli ammalati (e in questa parrocchia, tra le più popolose della Diocesi, sono davvero tanti), incontri con le associazioni laiche, catechisti: si moltiplicano le strette di mano, i confronti, le parole di bene, le carezze. Per le comunità che hanno già vissuto l’esperienza, tutto questo ha il sapore di un incontro che ormai appartiene alla storia, per quelle che invece iniziano ora l’esperienza, il gusto della novità, l’entusiasmo frizzante, la pacca sulla spalla del vescovo all’anziano, sono un necessario punto di contatto tra chiesa e territorio e una possibilità per cambiare, o meglio per convertirsi, come auspicato al Convegno di Forania. E per conversione, altro non si intende che un cambio di rotta…in una direzione migliore.
La sorpresa di ogni Visita pastorale sono gli incontri con i giovani, che nel caso della parrocchia di Sepicciano hanno un valore diverso dal solito, in quanto al suo territorio fanno capo tutti gli Istituti scolastici superiori di Piedimonte Matese, ad accezione dell’Alberghiero.
Il Vescovo Valentino, accompagnato dal parroco di San Marcello e San Michele don Emilio Meola, ha incontrato gli studenti dell’Agrario, dell’Industriale, del Liceo e questa mattina del Tecnico Commerciale.
Incontri che rivelano al mondo adulto la necessità di comunicare dei più giovani, di comprendere la vita, di essere guidati per meglio capire come gira il mondo. Dall’attualità alla fede, dalla spiritualità alla teologia: i ragazzi hanno l’urgenza  di chiarire a se stessi verità (sulla vita, la chiesa, la fede) acquisite attraverso visioni soggettive o deformate da un mondo adulto – o quello della comunicazione a cui attingono più facilmente – che non soddisfa o non corrisponde al vero. E questi giovani sono molto di più di come li vediamo comparire in tv, attraverso i social che li confezionano a misura di un pubblico che li vuole “leggeri”, sempre e soltanto simpatici da far ridere. Sono domande legittime le loro, a volte vacillanti, come quelle certezze che attendono di irrobustire.
“Vengo come un uomo normale, una persona a cui è stato chiesto di guidare la vita spirituale di questa terra”, ha fatto presente il Vescovo ai giovani del Liceo Galileo Galilei ieri mattina. Ben due assemblee per permettere l’incontro tra Di Cerbo e i ragazzi, e non tutti vi hanno preso parte, essendo il numero della popolazione scolastica cresciuto rispetto ai posti dell’Aula Magna.
“Siete l’espressione di un cambiamento, come tutte le giovani generazioni che attraversano la storia; sono qui per confrontarmi e meglio comprendere la mia missione, in particolare come entrare in contatto con voi e intercettare i vostri bisogni”.
Da questa richiesta, un susseguirsi di domane e di risposte; alcune non avranno convinto i ragazzi, sempre alla ricerca di un “perché” ma hanno acceso la curiosità, spianato la strada verso un dialogo che speriamo, possa crescere e diventare occasione di scambio e crescita, ma soprattutto raccontare la verità, che Dio non è un essere superiore a cui sottostare (come qualcuno tra loro crede), non è potere, ma un compagno di viaggio che apre l’uomo alla libertà; che se anche Gesù è nato in una grotta, quindi povero, la povertà che oggi la Chiesa può incarnare non deve essere la stessa ma corrispondere alle esigenze dei tempi che cambiano; che i testi biblici, su cui indaga la Teologia, vanno contestualizzati al periodo in cui sono stati scritti e compresi secondo una logica scientifica e spirituale insieme, e poi incarnati.
Quella del Liceo, così come gli altri Istituto hanno rivelato ancora una volta un fermento, una vivacità intelligente e pronta a mettersi in discussione, a sostenere le proprie tesi, ma anche a dire “grazie…per averci spiegato meglio”.
Domani mattina, Mons. Valentino Di Cerbo conclude la visita alla parrocchia di San Michele e San Marcello nel borgo di Sepicciano con la messa delle 11.00.
In serata, alle 18.00 darà inizio alla Visita pastorale alla parrocchia di Santa Caterina V. e M. in San Potito Sannitico.

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