Sabato scorso, 20 maggio, la Centrale Idroelettrica di Piedimonte Matese è stata nuovamente protagonista dell’evento Centrali aperte, con cui la società Enel – ente che gestisce l’impianto pedemontano – apre le porte al pubblico per raccontare tanto il lavoro quotidiano quanto l’impegno per il rinnovamento, all’insegna dell’energia rinnovabile e della sostenibilità all’interno dei territori in cui tali centrali sono impiantate.
In mattinata è stato un via vai di famiglie, alunni delle scuole medie e superiori, oltre che semplici cittadini i quali, approfittando del tempo splendido, hanno varcato il cancello di ingresso e si sono come tuffati in una nuova realtà, parallela alla propria, ma di fatto assolutamente sconosciuta: accolti da un infopoint dove è stato possibile registrarsi e ricevere gratuitamente i gadget dell’evento, i visitatori sono stati dapprima guidati al buffet di benvenuto, nei pressi dei locali dove oggi è ospitata la mensa Caritas. Successivamente, essi hanno potuto visitare la mostra fotografica con cui sono stati ripercorsi i circa cent’anni di presenza dell’impianto nel capoluogo matesino: un viaggio inaspettato nella storia locale, dove è stato possibile interfacciarsi direttamente con il lavoro delle maestranze di un tempo, toccare con mano eventi a volte dolorosi per la collettività – ad esempio, attraverso le immagini dei danni prodotti nella centrale dal secondo conflitto mondiale – oppure emozionarsi con semplici foto degli operai, circostanza quest’ultima che non di rado ha permesso a molti concittadini di riconoscere vecchi amici e familiari. La visita è proseguito poi nel piazzale interno della centrale, dove il personale che oggi lavora nell’impianto ha permesso a piccoli gruppi, armati di elmetto, di visitare gli ambienti interni, parte dei quali ancora conservano, musealizzati, i congegni originali con i quali, fino a qualche anno fa, veniva regolata l’attività quotidiana di tutto il complesso.
Hanno completato l’interessantissimo percorso una serie di stand dove si sono dati appuntamento le principali espressioni dell’artigianato tipico, dell’eccellenza enogastronomica e del volontariato matesino: non un evento chiuso dunque, ma un momento di grande cordialità, dove l’impianto ha dialogato con il territorio, attraverso spettacoli di animazione, musica, giochi e laboratori didattici per i più piccoli, che hanno contribuito a rendere la celebrazione dell’evento ancora più festosa ed animata.
Inoltre, per l’occasione, è stato lanciato l’hashtag #egpcentraliaperte, con il quale segnalare un proprio scatto fotografico all’interno della centrale e poter essere annoverati tra i protagonisti dei video successivamente pubblicati nei canali social di Egp. “Ogni anno, Enel sceglie delle centrali e decide di aprirne alcune tra più interessanti – afferma Vincenzo Di Lullo (foto in alto), operaio alla centrale da circa 40 anni ed anche guida all’interno degli impianti, in questa occasione – ho già vissuto diverse edizioni di questa manifestazione e devo dire che il pubblico ogni volta è molto interessato”. Di Lullo conclude “Negli altri anni sono stati scelti i giorni festivi, perciò l’evento è stato seguito da pubblico prevalentemente adulto. Quest’anno, essendo stato scelto il sabato, si è voluta privilegiare la partecipazione delle scuole. Quindi dopo aver soddisfatto l’interesse delle persone più grandi, oggi abbiamo puntato ai ragazzi”. Ed è stata una scelta intelligente, data la presenza delle numerose scolaresche che hanno fatto tappa all’interno dell’impianto.