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Siccità in Campania, la Regione dichiara lo stato di calamità

A fronte dei danni che la siccità sta causando al territorio regionale, la Regione Campania ha dichiarato lo "stato di calamità", in particolare a tutela degli agricoltori

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A fronte della siccità che sta colpendo l’Italia, la Regione Campania dichiara lo “stato di calamità” in riferimento al periodo che va da dicembre 2016 a giugno 2017. Dati allarmanti sono quelli riportati anche da Coldiretti, che, analizzando l'”andamento anomalo” del clima in questo anno, sottolinea le conseguenze negative sull’agricoltura nazionale, costretta a fare i conti con una carenza idrica consistente. Nel comunicato stampa che riportiamo di seguito si fa menzione anche di un bando indetto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per “migliorare le infrastrutture irrigue con una dotazione finanziaria di circa 600 milioni di euro”.

Comunicato stampa

La richiesta avanzata dalla Regione Campania di riconoscimento dello stato di calamità per la siccità che ha colpito il territorio regionale nel periodo dicembre 2016 – giugno 2017 ha trovato una risposta in tempi celeri da parte del Governo. Un particolare ringraziamento va al Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina che con particolare apprensione sta seguendo la vicenda per l’attivazione di alcune misure di contrasto all’emergenza siccità come il fondo di solidarietà nazionale, l’aumento degli anticipi dei fondi europei Pac e lo stanziamento di 700 milioni di euro per piano di rafforzamento ed efficientamento delle infrastrutture irrigue”. È quanto afferma il Consigliere regionale e Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Campania.
“La Regione Campania – prosegue Mortaruolo – in piena sinergia tra la Giunta e il Presidente De Luca, il Consigliere delegato Franco Alfieri, la VIII Commissione consiliare Agricoltura e la Direzione Regionale alle Politiche Agricole guidata da Filippo Diasco ha provveduto, con straordinario impegno degli uffici, a qualificare e a quantificare i danni subiti dalle imprese agricole. In seguito è stata avanzata la richiesta di stato di emergenza visto l’eccezionale protrarsi della siccità e per tutelare i produttori agricoli che stanno subendo danni ingenti”.
Grazie ad un emendamento al Decreto Legge sul Mezzogiorno, approvato ieri (n.d.r.) in commissione bilancio al Senato, le aziende colpite dalla prolungata siccità e che non abbiano sottoscritto polizze assicurative potranno così accedere ai benefici per favorire la ripresa dell’attività produttiva previsti dalla legge 102 del 2004. Le Regioni interessate potranno così deliberare la proposta di declaratoria di eccezionalità degli eventi atmosferici entro il 30 dicembre 2017.
Il Mipaaf, al contempo, per garantire maggiore liquidità alle imprese agricole, ha anche chiesto alla Commissione europea di autorizzare l’erogazione di anticipi almeno fino al 70% per i pagamenti diretti e almeno fino all’85% per il sostegno concesso nell’ambito delle misure a superficie dello sviluppo rurale e di applicare una deroga sul greening che consenta agli agricoltori di utilizzare i terreni lasciati a riposo per il pascolo/sfalcio anche nei periodi in cui tale pratica è vietata.
Come investimento strategico sul medio periodo il Mipaaf ha attivato un bando per migliorare le infrastrutture irrigue con una dotazione finanziaria di circa 600 milioni di euro e verrà chiuso entro il 31 agosto. A questo si aggiunge un investimento di 107 milioni di euro su 6 opere irrigue già cantierabili e i cui lavori partiranno nei primi mesi del 2018.

 

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