28. A spasso lungo il Lete
Il Fiume dell’Oblìo

di Salvatore Signore

Il fascino del fiume Lete che  scorre sotterraneo per diversi tratti attrae da tempi lontani frotte di turisti che ne sfruttano le insenature per trascorrere qualche ora all’ombra del rigoglio matesino, tra miti e leggende, “il Fiume dell’Oblìo”, incanta anche l’assetato del sapere.

Lungo il suo scorrere si trovano molte cavità naturali e quelle sicuramente più note sono le grotte carsiche di Caùto situate alle spalle della diga del Lago di Letino, visitarle significa regalarsi un’esperienza meravigliosa nel cuore della montagna che solitamente ci ospita in superficie.

Pozzi d’acqua, salti e dislivelli naturali talvolta ingentiliti e domati al fine di consentirne l’uso all’uomo ci portano, di conseguenza, ai primi due abbeveratoi della zona: alla “Montagnella”, vicino Monte Rotondo e Fonte Diagoni  come inizio di un percorso emozionante. Che la “Dea Mnemosine” ci supporti.

Buon sentiero.

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