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Con la preghiera nello zaino. A Santa Maria Maggiore l’incontro per giovani alla vigilia del nuovo anno scolastico

A Piedimonte Matese, mercoledì 23 settembre alle 20 nella chiesa parrocchiale un momento di preghiera per studenti e insegnanti

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Si torna a scuola con una marcia in più: è la voglia di incontrarsi di nuovo, di riportare le cose alla normalità, di guardare negli occhi amici ed insegnanti; di tornare ad imparare per crescere…
Ma si torna a scuola anche con la preghiera, ognuno chiedendo al Signore di sorreggere e accompagnare il ritmo dei giorni che in successione riserveranno sorprese, traguardi, ostacoli per i quali è richiesta intelligenza, sapienza, conforto, discernimento…

La proposta di un anno scolastico così benedetto e sorretto dalla speranza, la fa la Parrocchia di Santa Maria Maggiore a Piedimonte Matese che per il secondo anno consecutivo, alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico, organizza una veglia di preghiera per gli studenti e gli insegnanti.
L’appuntamento è previsto mercoledì 23 settembre alle 20 nella chiesa parrocchiale.

Ad ispirare la preghiera, le parole di Papa Francesco pronunciate in occasione della Giornata mondiale della Gioventù di Panama nel gennaio 2019: “Cari giovani (…) non siete il futuro ma l’adesso di Dio”. Una spinta ad essere nell’oggi, tra i banchi di scuola, tra coetanei, nel rapporto con gli adulti-insegnanti, un segno del Vangelo, una vivace testimonianza di Cristo e del suo messaggio, anche con la fatica di obbligate distanze fisiche che impone questo momento storico a causa della pandemia da Covid19.

In che modo? L’autenticità e la lealtà dei rapporti; la vicinanza affettuosa e sincera tra amici; quella identità edificata giorno per giorno nello studio e nella formazione trasformata in dono per gli altri, per i fratelli rimasti indietro; l’impegno e la fatica dedicati allo studio pensandosi adulti di un domani che non tarda ad arrivare ma che bisogna costruire nell’ottica di una rete di legami solidi e solicali. È questo il percorso a cui sono chiamati i giovani credenti…
La preghiera sarà allora il punto di partenza; sarà il dialogo con il Maestro a schiarire la strada sussurrando di non perdere tempo, di essere oggi, un segno della presenza di Dio nel mondo, e più da vicino nella scuola che ognuno di questi ragazzi abiterà tra non molti giorni.

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