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Torna il miracolo di San Gennaro. Anche a Piedimonte Matese il culto per il patrono di Napoli e della Campania

Nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Piedimonte Matese due pregiate opere che ritraggono il Santo testimoniano il legame della locale nobile famiglia Sanseverino con Napoli

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Alle 10 il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe ha pronunciato commosso le parole: “Con gioia vi annuncio che anche questa volta il sangue di San Gennaro è sciolto”. Cerimonia contenuta a causa delle misure anticontagio tanto che nel Duomo di Napoli hanno avuto accesso soltanto 200 persone e 100 nella Basilica di Santa Restituta (nel Duomo stesso); all’esterno appena 300 fedeli e via Duomo completamente libera per evitare assembramenti.
Napoli non avrebbe mai pensato che una festa sì tanto attesa si sarebbe svolta tra pochi; per la Città in cui San Gennaro ha il potere di riunire l’intero popolo oggi la festa ha un sapore diverso ma non rassegnato in chi confida che non accadrà più…

Sul culto di San Gennaro nel Matese, più volte ci siamo soffermati attraverso le nostre pagine. Riproponiamo ai lettori un approfondimento dello scorso anno e poi la cronaca del “San Gennaro tra i leoni” recentemente restaurato, conservato nella sagrestia della basilica di Santa Maria Maggiore a Piedimonte Matese (nella basilica si conserva anceh un pregiato busto settecentesco).

Il culto di San Gennarovescovo e martire nonché patrono della Campania, attraversa la regione da Nord a Sud, avvicinando diverse comunità tra loro. Domani, 19 settembre, la ricorrenza liturgica che sarà motivo di grande festa per la città di Napoli, pronta ad assistere, come da tradizione, al “miracolo” della liquefazione del sangue del Santo.

La venerazione di San Gennaro, tuttavia, stabilisce un legame diretto tra Napoli e il Matese. Tale affinità cultuale e culturale è testimoniata dalla presenza di varie icone del Santo custodite in Diocesi, in particolare nel territorio parrocchiale di Santa Maria Maggiore di Piedimonte Matese. Il mezzo busto in argento del Santo, conservato nella Basilica di Santa Maria Maggiore, donato dalla duchessa Aurora Sanseverino, poetessa arcadica di profonda cultura il 5 agosto del 1704.

Da menzionare la tela San Gennaro tra i leoni, realizzata da Paolo De Matteis, pittore prolifico dei circoli culturali napoletani, nell’anno 1710. La preziosa opera è stata restituita alla Parrocchia piedimontese nell’ottobre del 2017, dopo un minuzioso lavoro di recupero che ha permesso alla comunità di fortificare ulteriormente la già radicata fede in San Gennaro. Una sorta di “miracolo artistico” che ha restituito al patrimonio artistico della Basilica di Santa Maria Maggiore un pezzo raro, di gran pregio, e di profondo significato spirituale oggi visibile nella sagrestia della chiesa.
Ogni anno la memoria liturgica di San Gennaro rappresenta, per i fedeli di Santa Maria Maggiore, l’occasione per rinnovare un sentimento scritto nella storia e nella tradizione della città di Piedimonte.

Domani in onore del Santo Patrono della Campania, presso la Basilica Santa Maria Maggiore la comunità si ritroverà per confermare con la preghiera la propria vicinanza al Santo, partecipando alla Santa Messa, presieduta da don Domenico La Cerra, alle 18.00.

Da www.clarusonline.it 18 settembre 2019

Piedimonte Matese. “San Gennaro tra i leoni” riconsegnato alla Città

 

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