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Roberto Di Buccio in concerto. Il giovane organista di Piedimonte Matese si esibirà a Sepicciano sulle note di Bach

Studente presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra si inserisce nella rassegna curata dall'Associazione Musicale Giuseppe Martucci. Il racconto del suo incontro con la musica liturgica

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Provate a dire ad un giovane che “non è possibile”. La risposta non tarderà ad arrivare se quella persona crede diversamente da voi. Roberto Di Buccio giovane organista, prossimo al diploma, ha capito che Bach non gli era poi così estraneo; si è messo in ascolto della buona musica, poi in ascolto di se stesso; nel 2017 ha iniziato a studiare da autodidatta; dopo qualche mese studia a Roma presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra (PIMS) seguito dal Maestro Theo Flury: “Ho iniziato a leggere le note e Bach è uscito…”. 

Si chiama talento, ma anche coraggio, impegno, intuito, passione e obiettivi davanti a sé…. Domani sera, sabato 1 luglio, alle 19.45 si esibirà all’organo della chiesa di San Marcello e San Michele nel quartiere Sepicciano a Piedimonte Matese nell’ambito della Stagione concertistica 2023 a cura dell’Associazione Musicale Giuseppe Martucci promossa sul territorio dall’Amministrazione comunale della Città (scarica la locandina dell’evento).

Roberto, 22 anni, è originario di Piedimonte; dal 2019 vive a Roma per motivi di studio e sperimenta già le prime esperienze artistiche e professionali nelle grandi Basiliche della Capitale, “dove – ci spiega – l’esperienza diventa totalmente immersiva a causa del vivace e stimolante contesto sociale e culturale in cui sei coinvolto”. Un crescendo artistico e formativo a 360 gradi: lo studio dell’Organo in un’Accademia pontificia diventa per lui percorso di crescita nella fede “la Liturgia, una liturgia curata, è un momento esclusivo di incontro con il Signore; il resto della mia formazione attinge alla dimensione universale del PIMS dove siamo circa 200 allievi provenienti da ogni parte del mondo, quindi incrocio di culture e di esperienza, tanto scambio e reciproco”.

Figlio d’arte, lontano dall’idea di mettersi a studiare note e scale musicali, l’incontro con l’Organo e la musica liturgica avviene tramite la mamma Angela Faraone, Dirigente scolastico e Mo di Musica. Alcuni corsi di approfondimento per lei proprio al PIMS, sono l’occasione per il figlio di ascoltare qualcosa di nuovo. Tutto ha inizio così nel 2017 quando Roberto è ancora uno studente al Liceo Galilei di Piedimonte Matese, poi dopo la Maturità il via di questa bella avventura con “quelle mani che vanno senza impedimento…” e che lui sogna di far correre sugli organi delle grandi Cattedrali d’Europa dove l’esperienza della musica sacra ha una radice profonda che unisce naturalmente musicisti del passato e del presente e con essi i credenti nelle liturgie. A dicembre Roberto Di Buccio concluderà il Baccalaureato ma resterà a Roma per completare gli studi; il passo successivo è quello di proseguire all’Estero, nel Nord Europa il percorso intrapreso: grande determinazione nel pensare ad un periodo fuori dall’Italia ma altrettanta chiarezza nel riconoscersi figlio della città dove è cresciuto e dove coltiva amicizie, impegni, e si esercita all’organo. I suoi punti di appoggio sono la Chiesa di Ave Gratia Plena, parrocchia di origine, ma soprattutto il grande organo della chiesa parrocchiale di Sepicciano: nelle ore del mattino, chi ne sente vibrare le note, da adesso può ricondurle a lui.

Il concerto di domani sera lo vedrà alle prese con Nicolaus Bruhns (1665-1697) e con Johann Sebastian Bach (1685-1750), quindi esperienza tra i “maggiori” della musica barocca; poi incontro con la musica di Louis Vierne (1870-1937) per oltre 40 anni organista di Notre-Dame a Parigi e in ultimo con le note di Jehan Alain (1912-1940), giovanissimo compositore morto durante la Seconda guerra mondiale.

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