
“Non solo c’è un dossier nazionale, c’è un dossier regionale, ma vi è la fatica di tante diocesi che operano una lettura particolare dei territori, e dunque questo scendere in profondità benché ci aiuti a tenere in considerazione il monito di Papa Francesco, consegnatoci nel Messaggio per la Giornata Mondiale dei Poveri, ci spinge ad andare oltre i numeri”. Alla base del Dossier, dunque, vi è la volontà di andare al di là di dati e statistiche, secondo mons. Antonio De Luca, vescovo delegato della Conferenza Episcopale Campana Servizio Carità, nonché vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro, il quale sarà presente all’incontro di venerdì prossimo. Intervistato da don Francesco Riccio, direttore Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Aversa nella trasmissione Verso Betania da lui condotta, mons. De Luca sottolinea la premura da parte della Chiesa di “non fermarsi a dati ma di guardare i volti, le storie” e ciò alla luce di “un momento di disagio sociale, in cui ad insorgere sono l’individualismo, il sospetto, l’indifferenza, il fallimento di una visione umanitaria”. (VAI ALL’INTERVISTA)

Preoccupa, inoltre, il fenomeno sempre più crescente nel Mezzogiorno della “migrazione in uscita: sono 6 milioni le persone che lavorano all’estero e negli ultimi anni 329mila laureati hanno abbandonato la loro terra per cercare fortuna altrove”. Molti sono poi i giovani “il 23% che scelgono di formarsi nei centri accademici del nord o del centro e per questi il rientro è quasi impossibile“, in modo particolare coloro che vivono in comuni delle aree interne. Nel Dossier un passaggio sulla necessità della buona informazione: “In questo delirio di fake news, la nostra missione è quella di trasmettere informazioni con correttezza e onestà, perché informazione è formazione. Dobbiamo tenere a cuore il messaggio veicolato da Inter Mirifica, il primo documento ufficiale della Chiesa dedicato agli strumenti di comunicazione di cui ricorre il 60° anniversario, perché il Vangelo passa sulle onde di questa sfida”.