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Piedimonte Matese, Mensa Caritas. “I progetti si concretizzano con il contributo di tutti”: il grazie di don Arnaldo Ricciuto

Inaugurata "Panis Caritatis": la mensa della Caritas di Alife-Caiazzo sarà aperta a metà febbraio ad ora di pranzo, e può ospitare fino a 80 persone

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È tutto pronto alla mensa della Caritas “Panis Caritatis”: tra pochi giorni la struttura sarà in grado di accogliere, a pranzo, coloro che ne faranno richiesta, fino a un massimo di 80 persone.

Siamo a Piedimonte Matese nei locali della vecchia mensa dell’Enel (piazza Europa), la centrale di energia elettrica tuttora in funzione nel Matese, che la società ha concesso in comodato d’uso gratuito alla Diocesi di Alife-Caiazzo per attività a scopi sociali.
Tre anni di lavoro, anche di lenta burocrazia, l’allestimento di un team di collaboratori e di una cooperativa sociale – Nòesis – che ne avrà la gestione: non è solo la sintesi di una fatica, quella descritta dal direttore della Caritas diocesana don Arnaldo Ricciuto in occasione dell’inaugurazione di sabato scorso – ma anche di un cammino ecclesiale, che guarda agli ultimi, agli emarginati, ai poveri. È il Vangelo che si traduce in segni concreti di amore.
Il progetto mensa infatti è solo una dei tanti servizi che la Diocesi di Alife-Caiazzo attraverso le mani della Caritas diocesana ora può offrire al territorio dopo la recente realizzazione di tre nuovi centri di ascolto e il Centro diocesano per la Famiglia “Mons. Angelo Campagna”.
In tanti all’inaugurazione: Mons. Valentino Di Cerbo, diversi rappresentanti della società Enel, gli sponsor, i sostenitori, i collaboratori delle Caritas di Piedimonte Matese, gente comune, i rappresentanti delle istituzioni locali, sacerdoti diocesani.

“I dati recenti, di carattere nazionale e locale confermano che il 50% delle famiglie italiane fa fatica ad arrivare a fine mese”, così don Arnaldo Ricciuto ai presenti. “Perciò Panis Caritatis è la risposta al bisogno concreto delle nostre famiglie, ma anche al bisogno di relazioni, di affetto, di legami che in tanti ricercano”. L’attività della mensa si colloca infatti in un discorso molto più ampio fatto di contatti, conoscenze, legami che la Caritas diocesana coltiva con numerose famiglie, o persone sole del territorio diocesano.

Con essa, la Caritas diocesana ha recentemente dato avvio ad una bottega  (“Mano amica“) in cui si producono bomboniere artigianali e sono in vendita prodotti del Commercio equo solidale: questa esperienza, segno concreto del progetto Policoro in Diocesi, offre la possibilità a persone disoccupate di accedere a corsi di perfezionamento in attività artigianali finalizzate alle attività commerciali di Mano amica: “Tra i nostri obiettivi primari, il reintegro sociale delle persone, e il lento recupero di dignità e visibilità nella società”, idee che si compiono a piccoli passi come spiega don Arnaldo Ricciuto e “necessariamente con la collaborazione di tutti”.

Uno scambio di aiuti, progetti che includono diversi protagonisti, che muovono anche dalle donazioni 8xMille della Chiesa Cattolica: “Le donazioni alla Chiesa cattolica attraverso il vostro 8xMille in dichiarazione dei redditi trovano risposta in progetti come la mensa Caritas”, ha spiegato il Direttore, ringraziando la Chiesa Cattolica Italiana per l’attenzione posta all’iniziativa di Alife-Caiazzo. Un riconoscimento particolare all’équipe della Caritas diocesana che affianca don Arnaldo da tempo e rende possibile ogni attività in corso (Liana Del Muto, Maria Luisa Di Sorbo, Mena Rao, Iolanda Cardarelli, Maria Cardarelli).

E ringraziamenti anche alla società Enel, in particolare all’ingegnere Giovanni Topo direttore responsabile Unità Business Hydro Sud che ha curato i contatti con la Caritas diocesana per conto della Società e siglato l’accordo con la Diocesi. Ma anche ai numerosi operai della centrale di Piedimonte Matese che hanno prestato la loro manodopera al di fuori degli orari e giorni lavorativi affinché i locali della vecchia mensa potessero ritornare come nuovi e messi a disposizione per questo nuovo servizio. Alla fine della cerimonia, un piccolo dono alle autorità e agli sponsor presenti: una agenda con pagine bianche da riempire e scrivere: “Aiutateci a scrivere per lungo tempo la storia di questo luogo, e la straordinaria esperienza d’amore che ci apprestiamo a vivere tutti insieme”, l’invito di don Arnaldo Ricciuto.

Come funziona la mensa

Il servizio sarà offerto dal lunedì al sabato alle 12.30 con la possibilità di richiedere pasti da asporto per familiari impossibilitati ad uscire di casa o per i bambini che terminano la scuola dopo le 13.00.
Per accedere al servizio mensa – che può ospitare fino a 80 persone – è necessaria una richiesta direttamente alla Caritas diocesana o ai parroci su apposito modulo (i sacerdoti inoltreranno obbligatoriamente al centro diocesano le richieste).
A coloro che avranno diritto di pranzare sarà data una tessera/promemoria nominativa che servirà a monitorare la presenza, la provenienza, e il numero delle persone che accederanno al servizio.
Gli uffici della Caritas diocesana sono aperti il martedì e il venerdì dalle 9.30 alle 12.30 in Episcopio a Piedimonte Matese (via Scorciarini Coppola, 234); e a Caiazzo, in Episcopio (Piazza Santo Stefano Menecillo) il mercoledì dalle 9.30 alle 12.30.

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